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Il massacro di Racalmuto: la terribile verità dietro l’omicidio dei genitori

La storia di Salvatore Sedita e il dramma familiare che ha sconvolto la comunità

Il massacro di Racalmuto: la terribile verità dietro l’omicidio dei genitori

Il pubblico ministero Elenia Manno ha chiesto trenta anni di reclusione per Salvatore Sedita, il 35enne di Racalmuto, accusato di aver massacrato i suoi genitori con 47 colpi di mannaia dopo anni di violenze e sopraffazioni. La richiesta tiene conto della riduzione di pena per il vizio parziale di mente, considerando la nuova perizia psichiatrica eseguita dagli specialisti Osvaldo Azzarelli e Leonardo Giordano, che ha parzialmente sconfessato la prima relazione escludendo qualsiasi patologia.

Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, rispettivamente di 66 e 62 anni, sono stati brutalmente uccisi nella loro abitazione il 13 dicembre del 2022. Inizialmente, Sedita aveva fornito una ricostruzione delirante dell’accaduto, menzionando demoni e un uomo con maschera e tatuaggi come autore dell’omicidio. Questa versione è stata confermata anche durante il colloquio con lo psichiatra. Le sorelle, testimoni in aula durante il processo, hanno raccontato che Salvatore è diventato violento e aggressivo, accusato anche di maltrattamenti, a seguito dell’abuso di droghe, in particolare crack.

Sedita ha confessato il massacro subito dopo l’arresto, rivelando dettagli agghiaccianti. Ha ammesso di aver colpito prima la madre con una mannaia conservata in una borsa frigo in camera da letto, conficcandola nel collo ma senza ucciderla immediatamente. Ha continuato a colpire anche dopo aver capito che erano morti, infliggendo colpi secchi alle mani.

Durante il dibattimento, la Corte di assise presieduta da Giuseppe Miceli ha disposto una nuova perizia psichiatrica su richiesta del difensore dell’imputato, l’avvocato Ninni Giardina, che ha portato a conclusioni diverse rispetto alla precedente indagine preliminare che escludeva patologie. La richiesta di condanna tiene conto delle aggravanti contestate e il processo è stato aggiornato al 26 settembre per le repliche e le conclusioni, dopo la requisitoria e le arringhe dei difensori di parte civile e del legale dell’imputato.