Corte Costituzionale: Rilascio Nuove Licenze Ncc
Impatto della Decisione sulla Mobilità Urbana
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo un articolo del decreto Semplificazioni del 2018 che vietava il rilascio di nuove licenze per Ncc fino alla piena operatività del registro informatico nazionale per taxi e Ncc. Questa decisione ha permesso all’autorità amministrativa di limitare l’ingresso di nuovi operatori nel settore, compromettendo gravemente l’incremento dell’offerta di autoservizi pubblici non di linea, già carente da tempo.
Secondo la Corte, l’ampliamento dell’offerta dei servizi pubblici non di linea è fondamentale per soddisfare una domanda elevata e spesso insoddisfatta, soprattutto nelle aree metropolitane caratterizzate da traffico intenso e da un trasporto pubblico insufficiente a coprire i bisogni di mobilità della popolazione.
La norma incostituzionale ha causato un grave pregiudizio all’interesse della cittadinanza e dell’intera collettività, generando una forte carenza nell’offerta di servizi di autotrasporto non di linea. Questi servizi sono essenziali per garantire la libertà di circolazione e il benessere dei consumatori, ma anche per favorire lo sviluppo economico del Paese.
La decisione della Corte costituzionale ha evidenziato come la limitazione del rilascio di nuove licenze per Ncc abbia impattato negativamente sulla qualità dei servizi di trasporto offerti ai cittadini, creando disagi e ostacoli alla mobilità. Scene surreali come quelle di centinaia di persone in fila di notte ad attendere un taxi all’aeroporto di Linate sono diventate purtroppo una realtà, evidenziando l’urgenza di garantire un’offerta adeguata di servizi di trasporto non di linea.