Cronaca

Donna colpita da ictus dopo lunga attesa al pronto soccorso

Il drammatico caso di una paziente abbandonata in attesa di cure

Donna colpita da ictus dopo lunga attesa al pronto soccorso

Una donna di 69 anni, originaria di Cavallino, provincia di Lecce, è stata colpita da un ictus dopo aver trascorso sei ore in attesa al pronto soccorso con forti dolori alla testa. Nonostante avesse chiesto più volte l’intervento del 118 nei giorni precedenti e si fosse presentata spontaneamente in ospedale, era stata dimessa. Attualmente si trova in uno stato vegetativo, ricoverata in una clinica privata, incapace di riconoscere i suoi familiari, di mangiare autonomamente e di alzarsi dal letto da tre mesi.

Le figlie della donna, come riportato dal Corriere Salentino, affermano che la madre mostra solo reazioni estemporanee e i medici non sono in grado di prevedere l’evoluzione del suo quadro clinico. Il caso è oggetto di un’indagine della procura che ha coinvolto quattro medici del pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce e altrettanti membri del personale sanitario.

Il 16 febbraio 2024, la donna ha iniziato a lamentare forti dolori alla testa, chiamando il 118 per ricevere assistenza. Dopo una breve visita, l’ambulanza è rientrata in ospedale, ma i dolori persistevano. Due giorni dopo, il 18 febbraio, l’anziana si è recata al pronto soccorso, dove è stata visitata e successivamente dimessa. Tuttavia, poche ore dopo, le figlie l’hanno riportata in ospedale, denunciando che è stata lasciata in attesa con codice verde per quasi sette ore, soffrendo terribilmente.

Alle 18:13, come riportato nella documentazione del pronto soccorso, l’anziana è stata registrata in accettazione. Dopo oltre sei ore di attesa, ha iniziato a vomitare e ha subito un ictus, venendo immediatamente trasportata in sala operatoria per un intervento chirurgico d’urgenza. Dopo l’operazione, è stata trasferita in Rianimazione, dove è entrata in coma.

I familiari hanno presentato denuncia alla polizia, sottolineando che non è accettabile che nessuno abbia agito nonostante le gravi condizioni della paziente durante il lungo periodo trascorso in pronto soccorso. L’inchiesta della polizia ha portato all’acquisizione delle cartelle cliniche. Da quasi due mesi, la donna è ricoverata in terapia intensiva in una clinica privata vicino a Lecce, con i medici che parlano di uno stato gravemente compromesso della coscienza e di tetraplegia, senza chiari margini di miglioramento delle sue condizioni di salute.