Scienze

Il futuro dell’Iss: il decommissionamento e il nuovo inizio nello spazio

La transizione dalla Stazione Spaziale Internazionale al Lunar Gateway

Il futuro dell’Iss: il decommissionamento e il nuovo inizio nello spazio

La Stazione Spaziale Internazionale, in 23 anni di attività, ha accolto oltre 200 astronauti e ha ospitato quasi quattromila esperimenti, che hanno portato alla pubblicazione di oltre 500 ricerche scientifiche. Tuttavia, come per ogni cosa, anche per l’Iss giunge il momento del cambiamento. Nasa ed Esa stanno concentrando le loro risorse sul Lunar Gateway, una nuova stazione spaziale che verrà costruita in orbita lunare, segnando il declino dell’ormai anziana stazione che orbita attorno alla Terra.

La decisione di smantellare l’Iss è stata presa dal consorzio di agenzie spaziali che la gestisce, e SpaceX è stata incaricata di condurre il decommissionamento. L’azienda ha recentemente svelato i dettagli del suo piano da 843 milioni di dollari, finanziato dalla Nasa, per far precipitare la stazione in modo sicuro nelle acque dell’oceano.

L’Iss orbita a poco più di 400 chilometri dalla superficie terrestre, una distanza che la sottopone all’attrito dell’atmosfera, anche se estremamente rarefatta a quella quota. Questo attrito la fa gradualmente avvicinare alla Terra, e senza interventi esterni, potrebbe rientrare nell’atmosfera in uno o due anni. Per evitare un rientro incontrollato, è necessario regolarmente correggere l’orbita della stazione con i propulsori. Una volta terminata la sua missione, abbandonarla nello spazio non è un’opzione sicura, poiché il suo rientro incontrollato potrebbe causare danni e mettere a rischio vite umane.

Per garantire la sicurezza del rientro dell’Iss, la soluzione scelta è quella di creare un veicolo capace di spingerla in un’orbita di rientro sicura, facendo precipitare i detriti nell’oceano. SpaceX è stata incaricata di costruire questo veicolo, che sarà basato su una delle capsule Cargo Dragon attualmente utilizzate per il rifornimento della stazione. Il veicolo modificato sarà dotato di 30 motori extra, per un totale di 46, e avrà una potenza quadruplicata, consentendo di manovrare la stazione spaziale e guidarla verso il punto di rientro prescelto.

Nonostante non ci sia ancora una data ufficiale, la Nasa prevede che il decommissionamento dell’Iss non avverrà prima del 2030. Nel frattempo, la stazione continuerà ad essere operativa per diversi anni, garantendo ulteriori ricerche e missioni nello spazio.