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Polemiche e critiche: La Russa contro giornalisti e estremisti

Il presidente del Senato scatena reazioni per le sue dichiarazioni

Polemiche e critiche: La Russa contro giornalisti e estremisti

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha nuovamente scatenato polemiche con il suo intervento durante la Cerimonia del Ventaglio a Palazzo Madama. Durante il discorso, ha menzionato l’aggressione subita dal giornalista Andrea Joly da parte di esponenti di CasaPound mentre filmava un raduno dell’organizzazione neofascista. La Russa ha espresso condanna per l’episodio, sottolineando la necessità di un approccio più attento da parte dei giornalisti durante le incursioni legittime. Ha anche evidenziato che la persona aggredita non si era mai dichiarata giornalista, sollevando dubbi sulle circostanze dell’incidente.

Il presidente del Senato ha inoltre criticato il giornalista Paolo Berizzi di Repubblica, sottolineando la sua posizione riguardo alla partita del cuore e all’inchiesta di Fanpage che coinvolge giovani di Fratelli D’Italia. La Russa ha ribadito la sua condanna verso ogni forma di violenza, ma ha anche espresso disapprovazione per alcune dichiarazioni di esponenti di Gioventù Nazionale.

Le dichiarazioni di La Russa hanno suscitato reazioni negative da parte delle opposizioni. Stefano Patuanelli del Movimento 5 Stelle ha definito inaccettabili le parole del presidente del Senato, sottolineando che il diritto di cronaca non può essere represso con la violenza. Anche Angelo Bonelli di Europa Verde e Alleanza Verdi Sinistra ha condannato duramente l’atteggiamento di La Russa, definendolo imbarazzante e ingiustificabile.

Le critiche sono continuate con Franco Mirabelli del Partito Democratico e Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana che hanno ribadito la necessità che La Russa ricordi il suo ruolo istituzionale. Anche il direttore de La Stampa, Andrea Malaguti, ha commentato le parole del presidente del Senato, definendolo un “bullo” e criticando la sua posizione nei confronti del giornalista aggredito.

Nel frattempo, la polizia di Torino ha identificato i quattro militanti di CasaPound responsabili dell’aggressione ad Andrea Joly, tra cui un ex responsabile del movimento per la Valle d’Aosta. Quest’ultimo era stato coinvolto in un processo nel 2017 riguardante un presunto pestaggio avvenuto ad Aosta nel 2016. L’uomo, che aveva partecipato alla creazione della prima sede di CasaPound nella regione autonoma, non è riuscito a essere eletto nel Consiglio comunale di Ivrea nel 2023 con la lista della Lega.

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Angelo Bonelli (LaPresse)
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Andrea Malaguti (LaPresse)
Staff
  • PublishedJuly 23, 2024