Donna abusa del 911 per viaggi gratuiti in ambulanza
Il caso di Kesha Kennedy e le conseguenze delle chiamate d'emergenza false
Ben 400 telefonate al 911, il numero d’emergenza negli Stati Uniti, sono state effettuate con l’unico scopo di ottenere viaggi gratuiti sulle ambulanze con le sirene accese. Questo comportamento ha causato un grave sovraccarico del centralino di Zanesville, in Ohio (Stati Uniti), a causa delle chiamate di emergenza false di Kesha Kennedy. La donna è stata condannata per aver abusato del servizio di emergenza, impedendo a persone realmente bisognose di ricevere assistenza, come ad esempio vittime di incidenti stradali o altre situazioni drammatiche.
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, in almeno un caso l’ambulanza chiamata da Kesha Kennedy non è riuscita a intervenire per soccorrere una persona in pericolo di soffocamento, che purtroppo è deceduta. Nel corso del 2020, la donna ha continuato a chiamare ripetutamente il 911, spesso più volte al giorno, inventando scuse diverse ogni volta. Questo comportamento ossessivo è stato confermato dalle indagini condotte dai magistrati.
In tutte le occasioni, Kesha Kennedy veniva trasportata in ospedale e successivamente dimessa dai medici, poiché fisicamente in ottima salute. Tuttavia, dal punto di vista psicologico, la situazione è diversa. Uno psicologo forense che ha valutato il caso ha ipotizzato che la donna possa soffrire di un disturbo che la spinge a mentire in varie circostanze.
Il 12 luglio scorso, come riportato in una nota della contea di Muskingum, la 34enne ha ammesso la propria colpevolezza per diversi reati, tra cui interruzione dei servizi pubblici, falsi allarmi e altri 25 capi d’imputazione minori per l’abuso dei sistemi del 911.