Esplosione idrotermale nel parco di Yellowstone
L'evento nell'area del bacino Biscuit e le caratteristiche del super vulcano
No, non c’è stata un’eruzione del super vulcano di Yellowstone, la più grande caldera del mondo con una dimensione di 55 per 72 chilometri. Nonostante le immagini virali che potrebbero sembrare allarmanti, il livello di allerta e pericolosità della caldera non è cambiato.
Nella giornata di ieri, 23 luglio 2024, si è verificata un’esplosione idrotermale nell’area del bacino Biscuit, uno dei luoghi più iconici del celebre parco naturale statunitense, noto per i suoi bacini d’acqua termale e geyser. Le esplosioni idrotermali sono eventi violenti che causano l’emissione rapida di acqua bollente, vapore, fango e frammenti di roccia, che possono essere proiettati in aria fino a 2 chilometri di altezza, creando crateri anche di due chilometri di diametro. Fortunatamente, l’esplosione di ieri è stata di entità minore.
Secondo l’ente vulcanologico statunitense (USGS), che monitora attentamente il mega vulcano, esplosioni simili si sono verificate più volte negli ultimi decenni, con eventi significativi nel 1989 e nel 2009. Il parco ospita il più grande cratere di esplosione idrotermale conosciuto sulla Terra: Mary Bay, sul lato nord del lago Yellowstone, largo 2,4 chilometri, formatosi circa 13.000 anni fa. Le esplosioni idrotermali più grandi si verificano in media ogni 700 anni, con almeno 25 crateri da esplosione di larghezza superiore a 100 metri. Anche se si tratta di eventi rari, non sono così eccezionali. Fortunatamente, non ci sono state vittime o feriti, solo alcuni danni alla passerella e ai recinti del sentiero, come mostrano le foto pubblicate dai ranger del parco nazionale.