Economia

Poste Italiane: Nuovo Contratto Lavoro con Aumenti Salariali e Bonus

Accordo sindacale per migliorare condizioni e retribuzione dei dipendenti

Poste Italiane: Nuovo Contratto Lavoro con Aumenti Salariali e Bonus

Grandi notizie per i dipendenti di Poste Italiane, che superano i 120.000: l’azienda ha raggiunto un accordo con i sindacati per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di Lavoro per il personale non dirigente, valido fino al 31 dicembre 2027. L’accordo prevede diverse novità, tra cui un aumento medio di 230 euro lordi e un bonus una tantum di mille euro lordi, oltre a modifiche negli orari di lavoro, nel part-time e nei buoni pasto. Questo nuovo contratto si estenderà anche ad altre società del Gruppo, come Sda Express Courier e Poste Logistics, che prima avevano regole contrattuali diverse.

L’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha ufficializzato l’accordo, sottolineando l’importanza di migliorare i livelli retributivi dei dipendenti e contribuire alla crescita aziendale. Questo accordo contrattuale si inserisce nel nuovo Piano Industriale ‘The Platform Company’ di Poste Italiane.

L’accordo prevede un aumento salariale di 230 euro lordi medi, distribuiti nel periodo di validità del contratto, con un incremento dei minimi tabellari di 192 euro lordi medi. Inoltre, i dipendenti riceveranno un bonus una tantum di 1000 euro lordi a settembre prossimo, a titolo di competenze contrattuali arretrate e anticipazione sui futuri miglioramenti economici.

Altre novità includono un aumento di 1,26 euro per il buono pasto giornaliero, un incremento di 5 euro del contributo aziendale per il piano di assistenza sanitaria integrativa e un aumento del contributo aziendale per Fondoposte, il Fondo di previdenza complementare per i dipendenti, dal 2,3% al 2,5% della retribuzione.

I sindacati si sono detti soddisfatti dell’accordo. Claudio Solfaroli Camillocci, segretario generale Uilposte, ha sottolineato l’importanza degli avanzamenti per le tutele dei lavoratori, come la possibilità di sperimentare la ‘settimana super corta’ e forme di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Luigi Sbarra, leader Cisl, ha elogiato l’accordo come moderno e innovativo, con aumenti significativi di salario, recupero dell’inflazione, rafforzamento della partecipazione e nuovi diritti e tutele su parità di genere, genitorialità e contrasto alle molestie.