Stalking a Genova: minacce di morte e ritardi nella sicurezza
Una donna genovese minacciata di femminicidio dall'ex compagno
Un uomo ha minacciato di uccidere una donna genovese vittima di stalking, inviandole messaggi vocali pieni di minacce. La donna, dopo aver deciso di interrompere la relazione con l’uomo, ha iniziato a ricevere minacce di morte. La situazione è peggiorata quando l’uomo l’ha seguita in auto per le strade della città, prima di essere arrestato dalla polizia il 2 luglio.
Le minacce sono state rivolte non solo alla donna, ma anche alla sua famiglia. La vittima, assistita dall’avvocato Marco Mensi, si è rivolta al Centro Antiviolenza Mascherona, che ha classificato il caso come ad alto rischio di femminicidio. Nonostante la denuncia, l’uomo è stato rilasciato con solo un divieto di avvicinamento, che non poteva essere applicato immediatamente a causa della mancanza del braccialetto elettronico.
L’uomo ha approfittato della situazione per contattare la donna su Messenger e proporle un nuovo incontro, al quale lei non si è presentata. Solo in seguito è stato possibile applicare il braccialetto elettronico, insieme all’obbligo di dimora a Genova, deciso dal gip Alberto Lippini. Sono stati anche ordinati accertamenti tecnici sui telefoni di entrambi, al fine di analizzare i messaggi, le foto e i video per chiarire la responsabilità dei fatti.
L’indagine è ancora in corso e il pubblico ministero Federico Panichi ha richiesto un incidente probatorio che si terrà in autunno. L’avvocato della vittima, Marco Mensi, ha espresso la sua delusione per la sottovalutazione del caso da parte della procura e del gip, sottolineando l’inadeguatezza della misura di restrizione inizialmente applicata. La famiglia della vittima è indignata per il rilascio dell’uomo e per il ritardo nell’applicazione delle misure di sicurezza.