Barack e Michelle Obama alla convention dei Democratici Usa: attacchi a Trump e sostegno a Kamala Harris
L'ex presidente e sua moglie entusiasmano con discorsi contro il presidente in carica e supporto alla candidata alle elezioni presidenziali
Barack e Michelle Obama sono stati indubbiamente le star della seconda giornata della convention dei Democratici Usa. L’ex presidente, uno dei leader più amati nella storia del Paese, e sua moglie, la donna che molti avrebbero voluto come candidata contro Trump, ma che ha sempre rifiutato di entrare direttamente in politica, hanno entusiasmato i 50mila delegati e spettatori presenti allo United Center di Chicago, in Illinois.
Obama ha un debito di gratitudine nei confronti di Kamala Harris, la candidata alle elezioni presidenziali del prossimo novembre. Quando si candidò alle primarie democratiche nel 2008, lei, all’epoca procuratore distrettuale di San Francisco, fu una delle poche californiane e democratiche ad appoggiarlo, mentre la maggior parte dei big si schierò a favore di Hillary Clinton.
Nel loro discorso, entrambi hanno attaccato Donald Trump, che per anni ha messo in dubbio la cittadinanza di Barack Obama. Michelle Obama ha criticato la visione limitata di Trump, sottolineando come abbia alimentato la paura nei confronti di persone di successo di colore. Ha anche preso di mira le sue dichiarazioni sugli immigrati e sui “lavori da neri” e “lavori da ispanici”.
Quando Michelle ha lasciato il palco al marito, Obama ha scherzato sul fatto di essere l’unico abbastanza “stupido” da parlare dopo di lei. Nonostante il suo carisma e le sue capacità oratorie, non è riuscito a eguagliare l’entusiasmo suscitato da sua moglie, ma ha comunque attaccato duramente Trump, criticandone le lamentele e le teorie cospirative.
Sul palco della convention sono saliti anche Doug Emhoff, il marito di Kamala Harris, insieme ad altre due star del partito, Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, che hanno elogiato Harris e criticato Trump. Il partito chiede a Trump di concentrarsi sulle proposte politiche ed economiche anziché sugli attacchi personali, ma sembra incapace di farlo.
In un’intervista, Trump ha affermato di essere più bello di Harris e ha dichiarato di essere disposto a dare a Elon Musk un ruolo nel suo gabinetto in caso di vittoria. Musk ha risposto positivamente, dicendosi pronto a servire.
