Boom dell’oro: record storico e prospettive future
Analisi sul rally dell'oro, previsioni e impatto sul mercato finanziario
Il prezzo dell’oro ha recentemente toccato un nuovo record storico, in un rally senza precedenti alimentato dalle aspettative di un imminente taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve a settembre.
Ecco le quotazioni di borsa per diversi tipi di lingotti d’oro:
- Lingotto 2 gr: 145,02 euro
- Lingotto 5 gr: 362,55 euro
- Lingotto 10 gr: 725,10 euro
- Lingotto 20 gr: 1.450,21 euro
- Lingotto 1 toz: 2.255,07 euro
- Lingotto 50 gr: 3.625,52 euro
- Lingotto 100 gr: 7.251,04 euro
- Lingotto 250 gr: 18.127,59 euro
- Lingotto 500 gr: 36.255,18 euro
- Lingotto 1 kg: 72.510,37 euro
- Lingotto 5 kg: 362.551,83 euro
Il prezzo dell’oro, secondo quanto riportato da MF – Milano Finanza, ha raggiunto i 2.570,20 dollari l’oncia durante le fluttuazioni di giornata, superando i 72 euro al grammo. Rispetto all’anno precedente, quando valeva 55 euro, ha registrato un aumento superiore al 20% dall’inizio dell’anno. Questo incremento è stato favorito dagli acquisti robusti delle banche centrali e dalla domanda di beni rifugio, amplificata dalle tensioni in Medio Oriente.
Il ruolo dell’oro come bene rifugio è stato rafforzato dai rischi geopolitici, che lo hanno posizionato al di sopra del bitcoin, spesso definito come “oro digitale”. Gabriel Debach, analista di mercato di eToro, ha sottolineato che i rischi geopolitici, l’aumento degli acquisti delle banche centrali e la diminuzione dei tassi reali stanno creando le condizioni ideali per la crescita dell’oro.
La ricerca di diversificazione da parte degli investitori, in un contesto in cui gli indici azionari raggiungono nuovi massimi storici, ha completato il quadro favorevole per il rialzo dell’oro. Debach ha notato che se da un lato gli Etf mostrano un interesse limitato, dall’altro i consumatori americani stanno acquistando sempre più lingotti d’oro, come evidenziato dalle vendite presso Costco.
Le banche centrali, insieme all’incertezza geopolitica, sono i principali attori di questo scenario. Nel 2022 e 2023, le banche centrali hanno acquistato grandi quantità di oro, con una media di oltre mille tonnellate all’anno. Questo trend è destinato a continuare nel 2024 e probabilmente oltre, secondo le previsioni di Carlo Alberto Decasa, analista esterno di Swissquote.