Il mistero dell’ereditiera scomparsa: la caccia ai resti in Veneto
Un'indagine internazionale coinvolge Italia, Spagna e FBI
Un mistero internazionale si è abbattuto sul piccolo centro di Cogollo del Cengio, in provincia di Vicenza, a seguito della scomparsa dell’ereditiera Ana Maria Henao Knezevich. Le ricerche dei resti della donna sono attualmente in corso in un’area boschiva veneta, un’operazione condotta non solo dalla polizia italiana ma anche da quella spagnola in collaborazione con l’FBI.
Per comprendere meglio la vicenda, è necessario fare un passo indietro e analizzare chi è Ana Maria Henao Knezevich, l’ereditiera colombiana residente negli Stati Uniti. La donna è scomparsa il 2 febbraio scorso da Madrid, dove si trovava con un’amica dopo aver divorziato dal marito David Knezevich, di origini serbe ma naturalizzato americano. La scomparsa di Ana Maria ha portato all’arresto dell’ex marito, ritenuto coinvolto dagli inquirenti e accusato di essere responsabile della presunta morte della donna.
David Knezevich è stato arrestato all’aeroporto di Miami, al suo arrivo da Belgrado, e il 10 giugno ha affrontato le accuse davanti al giudice della Florida. La coppia possedeva diverse imprese, tra cui affitti di appartamenti turistici e materiale informatico, che avevano generato profitti milionari. La divisione del patrimonio, oggetto di contesa tra i due coniugi, potrebbe essere il presunto movente del delitto.
Secondo le ipotesi degli inquirenti, si sospetta che Knezevich abbia raggiunto Ana Maria a Madrid per ucciderla, per poi dirigersi a Belgrado passando per l’Italia per disfarsi del corpo. Si ritiene che sia stato lo stesso Knezevich a fornire indicazioni per la sua eventuale scoperta. Di conseguenza, un’area boschiva lungo la strada del Costo a Cogollo del Cengio è diventata di interesse per le autorità di tre Paesi, che stanno esplorando la zona con l’ausilio di cani molecolari e di mezzi meccanici, nonostante la difficoltà del terreno e la fitta vegetazione.
