Cronaca

Jannik Sinner: Contaminazione da Clostebol e Assoluzione

Il numero uno del tennis positivo al test antidoping e la controversa decisione dell'Itia

Jannik Sinner: Contaminazione da Clostebol e Assoluzione

Il tennista numero uno al mondo, Jannik Sinner, è risultato positivo a un test antidoping effettuato lo scorso aprile. Le analisi del suo sangue hanno rivelato la presenza di tracce di Clostebol, uno steroide anabolizzante, in quantità inferiore a un miliardesimo di grammo. È stato lo stesso Sinner a comunicare la notizia attraverso i suoi profili social.

Secondo l’indagine condotta dalla Tennis Integrity Agency (Itia), la contaminazione è avvenuta durante un massaggio eseguito dal fisioterapista del tennista. Quest’ultimo avrebbe utilizzato una crema per curare una ferita al dito di Sinner, consentendo così alla sostanza di entrare in contatto con alcune ferite aperte dell’atleta. Si tratta quindi di un’assunzione involontaria causata dall’utilizzo di uno spray da banco per trattare piccole ferite.

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Il post di Sinner su Instagram

L’Itia ha accettato integralmente la spiegazione fornita dallo staff di Sinner, confermando che il tennista non ha commesso alcuna colpa o negligenza. Nonostante ciò, Sinner è stato privato dei 400 punti e dei premi guadagnati agli US Open, in conformità con il regolamento.

In merito alla vicenda, Sinner ha dichiarato: “Ora mi preparerò a superare questo periodo difficile e sfortunato. Continuerò a rispettare il programma antidoping dell’Itia e ho intorno a me un team attento al rispetto delle regole”.

L’avvocato dell’atleta, Jamie Singer di Onside Law, ha sottolineato l’importanza della rigidità delle regole antidoping per garantirne l’efficacia, pur riconoscendo che talvolta atleti innocenti possono essere coinvolti in situazioni simili. Singer ha difeso l’innocenza di Sinner, ribadendo che l’Itia non ha mai messo in discussione questo principio fondamentale.

L’Itia ha precisato che Sinner è stato sottoposto a due test antidoping che hanno rilevato la presenza del metabolita del Clostebol in due occasioni distanti 8 giorni l’una dall’altra. La decisione di assolvere Sinner è stata presa da un tribunale indipendente il 15 agosto scorso, ma è soggetta a possibili appelli da parte della Wada e della Nado.

Nicholas Kyrgios, tennista australiano, ha criticato duramente l’assoluzione di Sinner, sostenendo che avrebbe dovuto essere squalificato per due anni. Tuttavia, l’Atp ha elogiato la robustezza del processo investigativo e la valutazione indipendente dei fatti nel contesto del Tennis Anti-Doping Programme (Tadp), confermando che nessuna colpa è stata attribuita a Jannik Sinner.

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Staff
  • PublishedAugust 22, 2024