Mondo

L’Ucraina bandisce la Chiesa ortodossa russa: le implicazioni e le reazioni

Una decisione storica che scuote le fondamenta religiose e politiche del paese

L’Ucraina bandisce la Chiesa ortodossa russa: le implicazioni e le reazioni

L’Ucraina ha recentemente adottato una decisione storica mettendo al bando la chiesa ortodossa legata a quella russa. Questo gesto ha segnato una rottura significativa con un’istituzione che Kiev ha accusato di essere complice nell’invasione ordinata da Vladimir Putin.

La maggioranza degli ucraini segue la fede cristiana ortodossa, divisa in due rami: la Chiesa ortodossa ucraina, tradizionalmente legata alla Russia, e la Chiesa ortodossa dell’Ucraina, riconosciuta solo nel 2019 dalle gerarchie ortodosse mondiali.

I leader ucraini hanno accusato la chiesa legata a Mosca di favorire la guerra, diffondendo propaganda filorussa e ospitando spie. Il patriarca Kirill, considerato vicino a Vladimir Putin, ha apertamente sostenuto il conflitto.

Un disegno di legge, approvato da 265 deputati, vieta ora la presenza della Chiesa ortodossa russa sul territorio ucraino. Inoltre, prevede che una commissione governativa rediga una lista di organizzazioni affiliate le cui attività saranno proibite.

Il presidente Volodymyr Zelenskiy ha accolto il voto come un passo per rafforzare l’indipendenza spirituale dell’Ucraina. La deputata Iryna Herashchenko ha sottolineato l’importanza di questa decisione per la sicurezza nazionale.

La Chiesa ortodossa ucraina, legata al Patriarca di Mosca per oltre 400 anni, ha visto una parte dei suoi prelati schierarsi con i manifestanti durante le proteste del Maidan nel 2014. Questo ha portato alla creazione della Chiesa ortodossa dell’Ucraina, separata dalla prima e riconosciuta dall’autorità ortodossa mondiale nel 2019.

Attualmente, i principali siti storici dell’ortodossia in Ucraina sono controllati da sacerdoti di diverse affiliazioni, creando una situazione di divisione all’interno della comunità religiosa.

Il metropolita della Chiesa ortodossa ucraina ha difeso l’istituzione, sottolineando la mancanza di legami con centri stranieri e criticando la proposta di legge che mira alle proprietà della Chiesa. Tuttavia, sondaggi d’opinione hanno mostrato una diffusa mancanza di fiducia nei confronti dell’istituzione da parte degli ucraini.

Ogni parrocchia ortodossa ha ora nove mesi per decidere a quale chiesa affiliarsi. Dopo questo periodo, i casi potrebbero essere portati in tribunale per la messa al bando. Si stima che la Chiesa legata a Mosca abbia ancora circa 9.000 parrocchie in Ucraina, contro le 8.000-9.000 della chiesa indipendente.

Il deputato Roman Lozynskyi ha commentato su Facebook: “Oggi abbiamo avviato il necessario processo di pulizia all’interno della rete di agenti del Cremlino, che si sono celati dietro la maschera di un’organizzazione religiosa per decenni.”

Una funzione religiosa al Pechersk Lavra dei monaci della Chiesa ortodossa ucraina - foto LaPresse (AP Photo/Roman Hrytsyna)
Una funzione religiosa al Pechersk Lavra dei monaci della Chiesa ortodossa ucraina – foto LaPresse (AP Photo/Roman Hrytsyna)

Links:

Staff
  • PublishedAugust 22, 2024