L’eredità di Sven-Göran Eriksson: un tributo al gentiluomo del calcio
Il principe William e il mondo del calcio commemorano la vita e il lascito di Eriksson
La morte di Sven-Göran Eriksson, avvenuta oggi all’età di 76 anni a causa di un tumore al pancreas, ha generato un profondo senso di vuoto non solo nel mondo del calcio, ma anche oltre. Messaggi di cordoglio stanno giungendo da ogni angolo del pianeta, testimoniando l’impatto che l’allenatore svedese ha avuto su molte persone. Tra coloro che hanno voluto esprimere il loro pensiero per Eriksson c’è anche il principe William, futuro re d’Inghilterra, che ha condiviso un commosso messaggio attraverso le storie di Instagram.
Nelle sue parole, il principe William ha ricordato gli incontri con Eriksson durante il periodo in cui quest’ultimo allenava la nazionale inglese, sottolineando il carisma e la passione che lo contraddistinguevano. Il principe ha descritto l’allenatore svedese come un vero gentiluomo del gioco, evidenziando non solo le sue qualità professionali, ma anche umane.
La figura di Eriksson ha continuato a suscitare emozioni anche dopo la sua scomparsa, poiché lo scorso gennaio, dopo un episodio di svenimento causato da un ictus, aveva ricevuto la drammatica diagnosi del cancro. In un toccante messaggio di addio, registrato per un documentario intitolato “Sven” e trasmesso su Prime Video, Eriksson ha affrontato con serenità e lucidità il tema della morte imminente.
Parlando della sua vita e della prospettiva della morte, Eriksson ha espresso la sua visione con profonda saggezza: “Ho avuto una bella vita. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarla, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: ‘Sì, era un brav’uomo’. Ma non tutti lo diranno, spero che mi ricorderanno come un uomo positivo”. Le sue parole riflettono non solo la sua filosofia di vita, ma anche la sua umanità e la sua capacità di affrontare con coraggio e dignità il passaggio finale.