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Ministro israeliano propone costruzione sinagoga a Spianata delle Moschee

Polemiche e tensioni in Medio Oriente per dichiarazioni di Ben Gvir

Ministro israeliano propone costruzione sinagoga a Spianata delle Moschee

Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir ha scatenato nuove polemiche e tensioni in Medio Oriente mettendo in discussione lo status quo della Spianata delle Moschee di Gerusalemme, sostenendo l’idea di costruire una sinagoga in quel luogo sacro. Da quando è entrato nel governo nel dicembre 2022 come ministro per la Sicurezza nazionale, Ben Gvir ha visitato la Spianata delle Moschee almeno sei volte, suscitando reazioni di protesta da parte dei palestinesi e di diverse capitali straniere che hanno denunciato tali visite come provocazioni e violazioni dello status quo.

Nell’intervista rilasciata oggi (lunedì 26 agosto) alla radio militare israeliana Galeï Tsahal, Ben Gvir ha dichiarato che se potesse fare ciò che desidera, piazzerebbe una bandiera israeliana sul sito. Quando gli è stato chiesto se vorrebbe costruire una sinagoga lì, ha risposto più volte con un secco “Sì, sì”. La Spianata delle Moschee, terzo luogo sacro dell’Islam, sorge sulle rovine del secondo tempio ebraico, distrutto dai Romani nel 70 d.C. Gli ebrei considerano questo luogo come il Monte del Tempio, il più sacro dell’ebraismo, ma gli archeologi non hanno trovato prove dell’esistenza del primo tempio menzionato nella Bibbia.

La Spianata delle Moschee è al centro del conflitto israelo-palestinese, soggetta a tensioni ricorrenti che talvolta sfociano in scontri e guerre, come accaduto nella primavera del 2021. Dopo la conquista di Gerusalemme Est da parte di Israele nel 1967, è stato stabilito uno status quo che consente ai non musulmani di visitare la Spianata in orari prestabiliti senza poter pregare. Tuttavia, sempre più ebrei nazionalisti e coloni disattendono questa regola, provocando ulteriori tensioni.

Nell’intervista a Galeï Tsahal, il ministro ha affermato che gli arabi possono pregare dove desiderano, quindi anche gli ebrei dovrebbero avere lo stesso diritto. Ha sostenuto che la politica attuale consente agli ebrei di pregare sul sito, costringendo l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu a rilasciare una dichiarazione per rassicurare che non ci sono stati cambiamenti nello status quo del Monte del Tempio.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha definito l’affermazione di Ben Gvir come irresponsabile e pericolosa per la sicurezza di Israele. Il portavoce della Presidenza dell’Autorità Palestinese, Nabil Abu Roudeina, ha dichiarato che “Al-Aqsa e i Luoghi Santi sono la linea rossa che non permetteremo di superare”.

Staff
  • PublishedAugust 26, 2024