Naufragio del veliero Bayesian a Porticello: indagato il comandante per omicidio plurimo colposo
Le indagini svelano possibili errori umani e condizioni meteorologiche estreme
Il comandante del veliero Bayesian, James Cutfield, è indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi a seguito dell’affondamento avvenuto il 19 agosto a Porticello, nel palermitano, che ha causato la morte di 7 persone. Dopo essere stato interrogato per la seconda volta sulla dinamica dell’incidente, la procura di Termini Imerese ha deciso di iscriverlo nel registro degli indagati. Uno dei punti cruciali dell’indagine riguarda i portelloni laterali, ipoteticamente rimasti aperti durante il tragico evento.
Oltre al comandante, potrebbe essere coinvolto nelle indagini anche il suo vice e l’uomo presente in plancia al momento del temporale, il quale avrebbe dovuto avvertire i passeggeri. Le autopsie sulle vittime inizieranno la prossima settimana, dopo la notifica degli avvisi di garanzia.
Il sostituto Raffaele Cammarano informerà Cutfield del cambiamento della sua posizione nell’indagine. Il comandante avrà la possibilità di difendersi, nominando consulenti per gli atti irripetibili che verranno eseguiti nei prossimi giorni. Dopo il colloquio con i magistrati, Cutfield è stato invitato a designare un avvocato difensore il 25 agosto.
Giovanni Costantino, fondatore e Ceo della società proprietaria dei cantieri che hanno costruito il veliero, è convinto che nonostante le condizioni meteorologiche estreme, il Bayesian non avrebbe dovuto affondare. Si ipotizza che una possibile catena di errori umani, unita alla tromba d’aria, abbia causato il naufragio del veliero.
Il comandante dei vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra, ha sottolineato che il Bayesian è affondato prima di poppa e poi si è adagiato sul lato. Dei sei corpi ritrovati, cinque erano nella prima cabina sul lato sinistro e l’ultima vittima nella terza cabina, su un totale di sei cabine presenti a bordo.
L’armatore ha espresso la volontà di recuperare il relitto, come confermato dall’ammiraglio della guardia costiera Raffaele Macauda. Quest’ultimo ha anche parlato delle condizioni meteorologiche della serata, sottolineando che non c’era alcun divieto per il veliero di rimanere in rada in quella zona e che non era stata emessa alcuna allerta di burrasca per quella sera.