Tragedia del veliero Bayesian: il mistero dell’affondamento
Il comandante si avvale della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio
Il comandante del veliero Bayesian, affondato davanti a Porticello il 19 agosto, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero di Termini Imerese, James Cutfield. L’interrogatorio dell’esperto marinaio neozelandese di 51 anni è iniziato alle ore 15 nella sala congressi dell’hotel Domina ed è terminato dopo che il sostituto procuratore Raffaele Cammarano ha letto i capi di imputazione al comandante della barca a vela affondata lunedì scorso, 19 agosto. Cutfield è indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Oggi, assistito dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia, ha deciso di non rispondere alle domande del sostituto Raffaele Cammarano in attesa di visionare quali elementi ha l’accusa nei suoi confronti.
I componenti dell’equipaggio si trovano ancora nell’hotel Domina-Zagarella, a Santa Flavia (Palermo), mentre sarebbero in corso alcuni approfondimenti rispetto agli interrogatori fatti ieri dalla Procura di Termini Imerese.
Nell’affondamento dell’imbarcazione di lusso sono morti il presidente di Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, sua moglie Judith, il legale di Lynch, Chris Morvillo e la moglie Nada, designer di gioielli, il magnate inglese Mike Lynch e la figlia 18enne Hannah Lynch. Oltre al cuoco di bordo, Recaldo Thomas, ritrovato il primo giorno.
Intanto, Stephen Edwards, l’uomo che ha comandato il Bayesian dal 2015 al 2020, con un intervento su Linkedin sottolinea come la nave sia andata oltre i suoi limiti operativi. Ha evidenziato che il portellone sul lato sinistro non era aperto al 100%, con un’inclinazione di 45 gradi e i bocchettoni della sala macchine aperti, la barca può avere seri problemi e inizia a imbarcare acqua. Non c’era obbligo di tenere la deriva mobile abbassata e con un cambio repentino delle condizioni meteo, l’equipaggio aveva un tempo breve per reagire.