Il declino di Chiara Ferragni: il caso Balocco e la crisi dei brand
La caduta dell'impero digitale dell'influencer più famosa d'Italia
Chiara Ferragni continua a subire il distacco dei brand, un problema che la imprenditrice digitale affronta da mesi, senza campagne pubblicitarie e in una fase di profonda riflessione per reinventarsi. Il caso Balocco ha segnato una grave battuta d’arresto per la sua attività, influenzando i rapporti con i marchi di lusso più prestigiosi e portando la sua società, la Fenice srl, a registrare una perdita del 40%.
Uno dei primi brand a interrompere la collaborazione è stata Pigna, lo scorso febbraio, con cui l’influencer aveva instaurato rapporti commerciali. La collezione “Chiara Ferragni Limited Edition”, composta da quaderni, astucci e matite con il logo dell’occhio cigliato dell’imprenditrice digitale, era molto popolare e piuttosto costosa. Tuttavia, con la fine della collaborazione e la presenza di merce invenduta da smaltire, il prezzo è crollato drasticamente.
Sui social circolano immagini di cesti nei supermercati pieni di quaderni brandizzati Chiara Ferragni, in vendita a soli 1 euro. Questo prezzo dimezzato rappresenta in modo tangibile il crollo verticale dell’immagine di Chiara Ferragni, che fino a meno di un anno fa dominava i social con un impero finanziario invidiabile persino dai più grandi imprenditori contemporanei.
