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Tagli al personale dei vigili del fuoco in Italia: un pericolo per la sicurezza

L'austerità mette a rischio la lotta agli incendi e la salute degli operatori

Tagli al personale dei vigili del fuoco in Italia: un pericolo per la sicurezza

L’Italia si trova al primo posto in Europa per numero di incendi, ma anche per i tagli al personale dei vigili del fuoco. Questo doppio record, tutt’altro che lusinghiero, è emerso dalle statistiche dell’Unione europea relative agli ultimi anni. I dati sulla riduzione dell’organico dei pompieri, denunciati dall’Etuc, il sindacato Ue dei lavoratori, mettono in evidenza le politiche di austerità adottate dai governi del blocco, non solo in Italia.

Sebbene tra il 2022 e il 2023 il numero di vigili del fuoco in servizio nei 27 Paesi dell’Unione Europea sia leggermente aumentato, ben 12 Stati hanno invece registrato significative riduzioni del personale impegnato nella lotta alle calamità naturali. Tra questi Paesi ci sono anche quelli più colpiti dagli incendi, come la Grecia e l’Italia. Secondo le statistiche dell’Eurostat, l’anno scorso in Italia c’erano circa 37.200 vigili del fuoco in servizio, rispetto ai 41.444 del 2022, corrispondenti a un taglio di oltre 4.000 unità. Questo rappresenta il maggior taglio di personale registrato nell’Unione Europea, seguito da Germania (-3.170 unità), Romania (-2.840) e Grecia (-2.540).

Analizzando i dati relativi al numero di vigili del fuoco rispetto al totale dei lavoratori, si nota che in Italia rappresentano lo 0,16% della forza lavoro complessiva, mentre nell’Unione Europea sono lo 0,18%. In Grecia sono lo 0,39%, in Spagna lo 0,20% e in Francia lo 0,17%. La carenza di personale, soprattutto operativo, mette a rischio la sicurezza e la salute degli operatori del soccorso. Secondo il coordinatore nazionale della Fp Cgil Vigili del fuoco, Mauro Giulianella, la riorganizzazione dei servizi ordinari con il richiamo di personale libero o in straordinario è diventata prassi comune, a causa della mancanza di organico.

Vigili del fuoco nei Paesi Ue nel 2023 in percentuale sulla forza lavoro. Fonte Eurostat
Vigili del fuoco nei Paesi Ue nel 2023 Fonte Eurostat-2

Giulianella sottolinea che la situazione di assoluta insufficienza organizzativa porta il personale a vivere disagi legati alla mancanza di dispositivi di protezione individuali, a un parco automezzi obsoleto e sempre in manutenzione, nonché a attrezzature inadeguate e insufficienti. Secondo Giulianella, sono necessari almeno 4.000 rinforzi per far fronte a questa situazione.

Il 2024 ha visto un boom di incendi in Italia, con un numero di interventi dei vigili del fuoco in aumento rispetto agli anni precedenti. Secondo i dati del servizio satellitare Copernicus, nel nostro Paese si sono registrati in media 290 incendi all’anno tra il 2006 e il 2023. Nel 2024, invece, sono stati già contati 342 incendi, il numero più alto tra tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, seguito da Romania (246) e Spagna (191).

Esther Lynch, segretaria generale dell’Etuc, critica aspramente i tagli al personale dei vigili del fuoco in un momento in cui la crisi climatica aumenta il rischio di incendi. Lynch punta il dito contro le politiche di austerità adottate da Bruxelles e dai governi, sottolineando l’importanza di aumentare gli investimenti pubblici per garantire servizi adeguati e sostenere un’economia verde che crei posti di lavoro di qualità.

Incendi per Paese Ue Media 2006-2023 e dati 2024 Effis Copernicus
Incendi per Paese Ue: media 2006-2023 e dati 2024. Fonte: Effis Copernicus

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Staff
  • PublishedAugust 28, 2024