Traversata tragica nel Mare del Nord: morte e salvataggio
Un'avventura epica diventa tragedia al largo della Norvegia
Una traversata simile a quella compiuta dai Vichinghi più di mille anni fa con una nave di legno, senza motore e spinta solo da vele e remi si è trasformata in tragedia. La notte tra il 27 e il 28 agosto, al largo della costa occidentale della Norvegia, un’esperienza che avrebbe dovuto essere un’avventura epica ha portato alla morte di una donna e al salvataggio di altre cinque persone.
La vittima, una donna americana sui vent’anni, è stata identificata dai media norvegesi. Elicotteri, imbarcazioni di soccorso e diverse imbarcazioni civili hanno affrontato onde alte e forti venti durante le operazioni di salvataggio. L’imbarcazione di 10 metri ha lanciato una richiesta di soccorso martedì sera, che inizialmente si è rivelata un falso allarme. Un’ora dopo, una seconda richiesta di soccorso è stata lanciata, questa volta reale, scatenando un’importante operazione di salvataggio a circa 100 km dalla costa occidentale della Norvegia.
La barca, ribattezzata Naddoddur , era partita dalle Isole Faroe con destinazione Alesund, in Norvegia. A bordo c’erano avventurieri provenienti dalle Isole Faroe, dalla Svizzera e dagli Stati Uniti, desiderosi di emulare la traversata dei Vichinghi. Dei sei a bordo, solo cinque sono riusciti a salire su un gommone di salvataggio gonfiabile. La vittima è stata identificata come l’archeologa statunitense Karla Dana, 29 anni, membro dell’Explorers Club.
Un blog gestito dal gruppo conteneva diversi post che descrivevano l’attesa trepidante per l’inizio di questa avventura nel Mare del Nord. Karla Dana aveva scritto in un post pubblicato mercoledì: “È difficile evitare che l’eccitazione si trasformi in paura quando vedi quelle onde che sbattono qua e là enormi imbarcazioni moderne come fossero giocattoli. Ma nel Mare del Nord c’è una bellezza selvaggia, un promemoria della potenza selvaggia della natura, e mi sento incredibilmente fortunato di far parte di questa avventura.”
Il corpo della donna è stato trovato intrappolato sotto l’imbarcazione capovolta, colpita da onde alte fino a 5 metri. La tragedia ha messo in evidenza i rischi e le sfide di affrontare il Mare del Nord in una nave tradizionale, anche per avventurieri esperti come i partecipanti a questa traversata.
