Morso di ragno nelle Marche: salvato da cure tempestive
Un agrigentino morso da una vedova nera: diagnosi e trattamento
Un agrigentino ha vissuto una brutta disavventura durante le sue vacanze nelle Marche, quando è stato morso da un ragno. Tornato di corsa a casa, è stato salvato grazie alle cure tempestive ricevute in ospedale. I sanitari hanno dovuto affrontare una grave lesione cutanea sulla nuca, con necrosi profonda fino alla fascia muscolare.
L’uomo è stato immediatamente preso in cura dall’unità operativa complessa di chirurgia del Fratelli Parlapiano, diretta dal dottor Domenico Macaluso. Grazie alla prontezza dei trattamenti, ha evitato ulteriori gravi conseguenze. Il medico sospetta che il morso sia stato causato da una vedova nera del mediterraneo (Latrodectus mactans), poiché il paziente ha trovato un insetto con le caratteristiche della malmignatta sul cuscino al risveglio.
Dopo alcuni giorni, ha notato una tumefazione dolorante alla nuca, che ha iniziato ad ulcerarsi. Dopo la rimozione dei tessuti necrotici, il paziente è ora in cura antibiotica e in fase di ripresa. È importante sottolineare che una diagnosi precoce è fondamentale per la prognosi di queste patologie, che raramente sono fatali.
Per quanto riguarda la vedova nera, esiste un antidoto che deve essere somministrato entro poche ore dal morso, poiché il veleno dell’insetto è molto potente. In caso di puntura, è consigliabile avere una foto dell’insetto scattata dal paziente per identificarne la specie con maggiore certezza.
Il dottor Macaluso ricorda il caso del 2017 di una donna morsa da un ragno violino mentre diserbava il giardino. La paziente, completamente guarita, ha subito diversi interventi chirurgici poiché la necrosi si era estesa fino alle ascelle.