Politica

Polemica su Moussa Sangaré: Salvini, razzismo e giustizia

Le reazioni politiche e sociali sull'omicidio di Sharon Verzeni

Polemica su Moussa Sangaré: Salvini, razzismo e giustizia

La polemica si è accesa attorno alle dichiarazioni di Salvini riguardo a Moussa Sangare, l’uomo di 31 anni fermato per l’omicidio di Sharon Verzeni, la barista uccisa un mese fa a Terno d’Isola, un piccolo paese con circa ottomila abitanti situato a una decina di chilometri da Bergamo. Il ministro ha sottolineato sulle sue piattaforme sociali che il presunto assassino, di origini nordafricane ma con cittadinanza italiana, deve essere sottoposto a un’indagine approfondita e, se colpevole, deve ricevere una pena esemplare senza sconti.

Salvini ha concluso il suo intervento elogiando l’operato dei carabinieri. Anche in un post pubblicato contemporaneamente dal senatore Claudio Borghi su X, si fa ironia sul fatto che i giornali abbiano finalmente rivelato la nazionalità del criminale, definendolo italiano e chiamandolo Moussa Sangaré.

La deputata Laura Ravetto si è unita alla discussione sui social, interrogandosi se individui come Sangaré rappresentino il modello di cittadino italiano al quale si aspira. Le reazioni non si sono fatte attendere, con il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha criticato duramente Salvini e la Lega per aver strumentalizzato il caso di Sharon Verzeni con dichiarazioni razziste e punitive, evidenziando che l’assassino presunto, un italiano di origini nordafricane con presunti problemi psichiatrici, è stato individuato grazie alla testimonianza di due cittadini stranieri.

Il post di Salvini-4
Il post di Salvini-4
Il post di Claudio Borghi
Il post di Claudio Borghi
Il post di Laura Ravetto
Il post di Laura Ravetto

Luana Zanella, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha definito il post di Salvini come orribile, sottolineando che il tentativo di collegare l’etnia di Sangaré al femminicidio è inaccettabile e nega la complessità del fenomeno che spesso ha radici all’interno delle dinamiche familiari.

Per quanto riguarda Moussa Sangaré, si sa che ha 31 anni, è nato a Milano ma ha origini africane e risiedeva a Suisio, un paese vicino a Terno d’Isola. L’uomo ha precedenti per maltrattamenti familiari e problemi psichici, ma è stato indagato sin dal 2024 per maltrattamenti contro la madre e la sorella. La sua identificazione è stata possibile grazie alla testimonianza di due migranti che si sono presentati spontaneamente in caserma segnalando elementi sospetti.

La procuratrice Maria Cristina Rota ha evidenziato che le informazioni cruciali per l’individuazione di Sangaré sono state fornite da questi due stranieri, i quali hanno descritto l’uomo e confermato di averlo visto poco dopo l’omicidio di Sharon Verzeni. Sangaré è stato rintracciato e portato in caserma come testimone solo il 29 agosto.

Il post di Riccardo Magi
Il post di Riccardo Magi
Staff
  • PublishedAugust 30, 2024