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Fake News e Manipolazione su Facebook

L'impatto delle foto emozionali e dell'Intelligenza Artificiale

Fake News e Manipolazione su Facebook

Sul popolare social network Facebook, le foto emozionali stanno diventando sempre più diffuse, spesso generate tramite l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di suscitare commenti e condivisioni da parte degli utenti. Questo fenomeno in crescita costante può essere analizzato partendo da una premessa importante.

In Italia, così come in altri Paesi, l’ignoranza e la scarsa istruzione vengono talvolta sfruttate da individui astuti per trarne profitto o per ottenere consensi, come dimostrato da episodi passati. Ad esempio, la celebre Wanna Marchi, in una serie televisiva dedicata a lei, giustificò le truffe delle televendite affermando che “I coglioni vanno inc*ulat*”, promuovendo prodotti come lo “Scioglipancia”.

Il diffondersi di fake news e contenuti fuorvianti è stato amplificato con la diffusione dei social network, che fin dai loro esordi sono stati utilizzati per veicolare messaggi spesso distorti e addirittura notizie false, trasformandosi in una sorta di “bar dello sport” virtuale, dove si propagano idiozie travestite da verità.

Facebook, in particolare, si è rivelato essere la piattaforma più esposta alla diffusione di informazioni ingannevoli o artefatte, che spesso diventano virali. Questo social network conta un’utenza con un’età media più elevata, i cosiddetti “boomer”, che spesso non hanno le competenze per riconoscere contenuti palesemente falsi.

Non si tratta solo di una questione di scarsa cultura generale, ma anche di una difficoltà nel comprendere appieno le potenzialità e i rischi legati all’utilizzo delle tecnologie, soprattutto da parte di generazioni che faticano ad adattarsi ai nuovi strumenti digitali.

La diffusione di fake news, in particolare durante la pandemia da Covid-19, ha costretto Facebook a intervenire per limitare la disinformazione, coinvolgendo fact-checker indipendenti e rimuovendo contenuti dannosi per la salute pubblica. Queste misure sono state estese ad altri argomenti sensibili, come il terrorismo e le questioni politiche e sociali, che sono sempre meno visibili sulla piattaforma.

Un fenomeno preoccupante è rappresentato dal “bonus prestazioni”, una funzione introdotta da Facebook che premia i post più reattivi e condivisi, coinvolgendo un maggior numero di utenti. Alcune agenzie di comunicazione hanno sfruttato questa opportunità creando pagine tematiche nostalgiche, che spesso veicolano informazioni fuorvianti e false, manipolando l’opinione pubblica in modo subdolo.

La diffusione di contenuti generati artificialmente, come foto e video prodotti con l’Intelligenza Artificiale, sta diventando sempre più evidente su Facebook. Questi contenuti spaziano da immagini di bambini con disegni perfetti a situazioni surreali, che vengono presentate come reali, ma in realtà sono frutto di applicazioni che creano finte rappresentazioni.

Alcuni contenuti, apparentemente innocui, nascondono messaggi subdoli e manipolatori, che cercano di esaltare il passato a discapito del presente, veicolando idee retrograde e spesso strumentalizzate per fini politici. È importante prestare attenzione a queste dinamiche per evitare di cadere vittime di manipolazioni e disinformazione.

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Foto da Facebook