Economia

Piano Casa per Giovani Lavoratori: Proposte e Dialogo con il Governo

Alloggi a Canoni Calmierati per Favorire la Mobilità e l'Inserimento Lavorativo

Piano Casa per Giovani Lavoratori: Proposte e Dialogo con il Governo

Tempo al tempo: la manovra 2025 è ancora in fase di definizione, come ricordato recentemente dalla premier Giorgia Meloni. Tuttavia, tra le proposte che potrebbero essere inserite nella prossima legge di bilancio, emerge l’idea di un piano casa dedicato ai giovani lavoratori neoassunti. Scopriamo insieme i dettagli di questa proposta e ciò che finora è emerso.

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, sostiene l’importanza di offrire alloggi a canoni calmierati ai giovani lavoratori che, pur trovando un impiego, potrebbero avere difficoltà a garantire le necessarie garanzie. Inoltre, l’obiettivo del piano è rendere le imprese più competitive, in grado di attrarre talenti professionali provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero. Al momento, non è chiaro se la misura riguarderà solo le imprese industriali o anche altri settori come l’agricoltura e i servizi.

Orsini ha dichiarato che Confindustria ha avviato un dialogo con i ministeri dell’Economia e delle Imprese, nonché con attori finanziari come banche, assicurazioni, fondi immobiliari e Cassa depositi e prestiti (Cdp), per discutere il progetto casa. L’obiettivo è garantire alloggi a costi accessibili non solo per i lavoratori provenienti dall’estero, ma anche per coloro che si spostano da una città all’altra.

Il nucleo della proposta prevede l’istituzione temporanea di affitti calmierati, con un canone non superiore ai 500 euro al mese, per i giovani lavoratori neoassunti, corrispondente a circa il 25% del salario. Orsini ha ammesso che la realizzazione di un piano edilizio per nuovi alloggi richiederebbe alcuni anni, sottolineando l’importanza di iniziare con piani di rigenerazione urbana, come già si sta pensando di fare a Parma.

Secondo Andrea Marangione, vicepresidente dei giovani imprenditori di Confindustria, in un contesto in cui tutti i settori faticano a trovare personale qualificato, la questione abitativa è cruciale per favorire la mobilità, attrarre professionisti dall’estero e agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Offrire alloggi sicuri ed economici potrebbe rendere il mercato del lavoro più flessibile, consentendo ai giovani di abbandonare situazioni consolidate nei loro paesi per nuove opportunità.

Quale è la posizione del governo su questo tema? Durante il Meeting di Rimini, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha confermato il dialogo in corso tra governo e Confindustria. Urso ha sottolineato la necessità di un piano strutturale che permetta alle imprese di realizzare alloggi per i propri dipendenti, utilizzando anche aree demaniali e coinvolgendo fondi finanziari.

Per evitare di gravare sulle imprese, Confindustria propone il coinvolgimento di altri attori finanziari nella linea di credito per gli affitti ai neoassunti. Un’ipotesi in studio riguarda il ruolo di Cdp real asset, che potrebbe estendere i suoi investimenti agli alloggi per i lavoratori di primo impiego. Una volta definito il meccanismo finanziario, il piano casa si concentrerebbe sullo sviluppo immobiliare di alloggi destinati ai giovani lavoratori, con lo Stato che metterebbe a disposizione aree demaniali per la realizzazione di abitazioni per i dipendenti delle imprese.