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Espansione degli avamposti israeliani in Cisgiordania: una minaccia alla pace?

Il controverso supporto del governo di Netanyahu agli insediamenti illegali

Espansione degli avamposti israeliani in Cisgiordania: una minaccia alla pace?

Nella recente conferenza stampa, durante le proteste contro il governo da parte delle famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha mostrato una mappa in cui la Cisgiordania era inclusa nel territorio di Israele. Questa mossa ha sollevato preoccupazioni riguardo a un presunto piano israeliano di espulsione dei palestinesi dai territori occupati, in contrasto con il diritto internazionale.

Secondo un‘inchiesta condotta dalla Bbc, il governo israeliano starebbe supportando in modo non ufficiale gli avamposti illegali dei coloni ebraici, contrari sia alla legge internazionale che a quella israeliana. Gli avamposti consistono in fattorie, case o accampamenti temporanei stabiliti dai coloni in Cisgiordania per controllare le zone rurali, fondamentali per l’economia palestinese.

Questi avamposti, come riportato dalla Bbc, si espandono rapidamente e spesso sono associati a violenze e molestie contro le comunità palestinesi. Attualmente, il loro numero è in costante aumento, con almeno 196 avamposti presenti, di cui 29 sono stati istituiti solo l’anno scorso, un record rispetto agli anni precedenti.

Secondo la Bbc, ci sono evidenze di stretti legami tra gli avamposti e organizzazioni supportate dal governo di Netanyahu, che forniscono finanziamenti e terreni ai coloni. Tra queste organizzazioni vi è la World Zionist Organization (WZO), attiva da oltre un secolo e coinvolta nella fondazione dello Stato di Israele. Una divisione della WZO, finanziata interamente con fondi pubblici israeliani, si occupa degli insediamenti e ha assegnato terreni per la costruzione degli avamposti attraverso contratti.

Quattro mappe che mostrano l'ubicazione degli avamposti dei coloni nella Cisgiordania occupata, verificate dalla BBC, in quattro anni: 2012, 2016, 2020, 2024.
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Nonostante gli avamposti siano illegali anche secondo la legge israeliana, il governo di Netanyahu sembra propenso a legalizzarli retroattivamente, trasformandoli in insediamenti regolari. Nel corso dell’ultimo anno, il governo ha avviato il processo di legalizzazione di almeno 10 avamposti e ha concesso lo status legale completo ad almeno altri sei, come riportato dalla Bbc.

La Corte suprema delle Nazioni Unite ha emesso un parere storico a luglio, affermando che Israele dovrebbe interrompere tutte le nuove attività di insediamento e evacuare i coloni dai territori palestinesi occupati. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno imposto sanzioni ai coloni israeliani responsabili di violenze in Cisgiordania, ma tali misure sembrano non essere sufficienti a fermare l’avanzata degli avamposti.

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