Volkswagen annuncia piano di ristrutturazione e tagli in Germania
Sfide e cambiamenti nell'azienda automobilistica tedesca
La Volkswagen ha annunciato ieri un piano di ristrutturazione volto a ridurre i costi e rendere il marchio più competitivo e sostenibile nel lungo termine. Questo piano si basa su una strategia di crescita incentrata sulla transizione energetica e sull’austerità, che prevede tagli e licenziamenti forzati in Germania. I sindacati, che detengono quasi la metà dei seggi nel consiglio di sorveglianza dell’azienda, si opporranno fortemente a questi piani, ma si teme che ci possano essere numerosi licenziamenti tra i 295mila lavoratori tedeschi.
Il management della Volkswagen ha preso di mira lo storico stabilimento di Wolfsburg, e si prevede che esporrà i piani ai circa 18mila lavoratori durante un’assemblea cittadina. Inoltre, potrebbe essere presa in considerazione la chiusura degli impianti di Osnabruck e Dresda. Queste decisioni rientrano nella politica di austerità adottata dall’azienda, che ha già cancellato progetti e ridotto la produzione in risposta alla domanda del mercato.
Parallelamente, la Volkswagen ha concentrato gran parte della produzione della sua berlina elettrica nell’impianto di Zwickau, ma ha anche effettuato investimenti all’estero, in particolare in Cina. La Casa tedesca ha avviato diverse joint venture nel paese asiatico, con l’obiettivo di sviluppare competenze globali nel settore della mobilità elettrica. Tuttavia, la diminuzione delle vendite in Cina ha portato a un calo dell’utile operativo del gruppo.
Il marchio tedesco sta perdendo quote di mercato in Cina a causa della concorrenza dei marchi locali di veicoli elettrici. Le prestazioni di vendita nella Repubblica popolare sono diminuite, e l’azienda si trova ad affrontare sfide significative per mantenere la sua posizione nel mercato automobilistico globale.
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