Generosità e solidarietà a Buddusò: la comunità si riscatta
Risarcimento e beneficenza dopo inganno a turista ipovedente
I commercianti di Buddusò, situato nel nord della Sardegna, hanno dimostrato grande generosità nel raccogliere fondi per risarcire una turista ipovedente di 86 anni. La donna si è vista addebitare sulla carta la cifra di 1.155 euro per l’acquisto di quattro chili di formaggi e salumi da due ambulanti. Durante la sua vacanza nella provincia di Olbia, la signora ha incontrato i venditori nei pressi di Porto Istana, mentre tornava dalla spiaggia in compagnia del figlio di 63 anni.
Secondo quanto raccontato dall’anziana, i due venditori si sono successivamente presentati alla sua villetta offrendole i prodotti che avevano suscitato il suo interesse: vari tipi di formaggio, una salsiccia e della pancetta. Uno dei venditori le ha comunicato il prezzo, ma la donna era distratta in quel momento e il figlio non stava seguendo la conversazione. Così è avvenuta la transazione, con il pagamento effettuato tramite Pos. Solo successivamente la donna si è resa conto dell’ingente addebito sulla sua carta, definendo il prezzo del formaggio “a peso d’oro” e ammettendo di sentirsi ingannata: “Mi sento una stupida. Ma la verità è che mi hanno raggirata”, ha dichiarato la turista al Corriere della Sera.
L’iniziativa di offrire un risarcimento alla donna è partita dal Comune di Buddusò, e i commercianti hanno risposto prontamente all’appello, raccogliendo rapidamente la somma necessaria. Nonostante abbia accettato le scuse dell’amministrazione, la signora ha rifiutato il denaro, chiedendo che venga devoluto in beneficenza. Il sindaco Massimo Satta ha commentato la vicenda ai giornali locali, sottolineando che la comunità è estranea a tali comportamenti: “È frustrante vedere un’intera comunità giudicata e condannata per le azioni di pochi individui. Episodi come questo danneggiano la reputazione di tutti noi. La Sardegna è una terra di persone laboriose e oneste, non possiamo accettare simili comportamenti.”
Il sindaco ha personalmente contattato la signora per presentare le scuse, sia sue che della comunità, e la donna ha gentilmente chiesto che i fondi raccolti siano destinati in beneficenza. Satta ha sottolineato i valori di Buddusò: onestà, laboriosità, solidarietà e il desiderio di riscattare l’intera comunità di lavoratori. “Questo è il vero volto di Buddusò”, ha concluso il sindaco, evidenziando la volontà di ristabilire la reputazione della comunità e di dimostrare la solidarietà e l’integrità dei suoi abitanti.