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Grave incidente ciclistico al Circuito dell’Assunta: indagati e mancanza di sicurezza

La vicenda di Alice Toniolli e le responsabilità degli organizzatori

Grave incidente ciclistico al Circuito dell’Assunta: indagati e mancanza di sicurezza

Il 14 agosto scorso, Alice Toniolli, giovane ciclista di 19 anni, è stata coinvolta in un grave incidente mentre percorreva il Circuito dell’Assunta a Ceneda di Vittorio Veneto, nel trevigiano. Dopo essere rimasta in coma per dieci giorni, è stata dimessa dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso per essere trasferita in una struttura specializzata in terapia riabilitativa.

L’atleta trentina, nata nel 2005, ha riportato un grave trauma cranico, lesioni al torace, a una vertebra e una frattura alla gamba in seguito alla caduta su un rettilineo in pianura. L’incidente è avvenuto mentre Toniolli, viaggiando a circa 50 chilometri orari, ha toccato la ruota di un’altra ciclista mentre cercava di prendere una borraccia per bere, sbattendo violentemente la testa contro un muretto.

La procura di Treviso ha avviato un’indagine per lesioni colpose gravissime in relazione a questo tragico evento. Gli inquirenti stanno concentrando la loro attenzione sul muretto contro cui l’atleta ha battuto la testa, sottolineando la mancanza di adeguate protezioni in quel punto del percorso. La polizia locale aveva segnalato la mancanza di dispositivi di sicurezza agli organizzatori del Circuito dell’Assunta il giorno prima della gara, ma evidentemente non sono state adottate le misure necessarie.

Attualmente, sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati: Giacomo Salvador, presidente dell’associazione Cicloturistica Vittorio Veneto, insieme a Giulio De Nardi e Daniele Borsoi, rispettivamente direttore e vicedirettore della corsa in cui si è verificato l’incidente.