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Referendum sulla cittadinanza italiana: proposta di riduzione del periodo di residenza legale

Iniziativa per consentire la cittadinanza dopo 5 anni anziché 10

Referendum sulla cittadinanza italiana: proposta di riduzione del periodo di residenza legale

Un quesito referendario è stato depositato in Cassazione il 4 settembre, proponendo di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale ininterrotta necessario per ottenere la cittadinanza italiana. Questa iniziativa dovrebbe interessare coloro che sono a favore di una riforma della legge sulla cittadinanza, considerando che la legislatura attuale potrebbe concludersi senza alcuna modifica in tal senso.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha sottolineato l’importanza di questo referendum, che vede tra i promotori diversi partiti e personalità di spicco come Don Luigi Ciotti, Emma Bonino, Luigi Manconi, Teresa Bellanova, Pippo Civati, Gianfranco Schiavone, insieme a varie associazioni, tra cui Conngi (Coordinamento Nazionale delle Nuove Generazioni Italiane) e Arci.

Il quesito referendario mira a modificare la legge del 1992 consentendo ai residenti immigrati, adulti e minori figli di stranieri, di richiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza legale. Ciò potrebbe coinvolgere circa 2,3 milioni di cittadini stranieri extracomunitari, ai quali si aggiungerebbero i loro figli, che potrebbero ottenere la cittadinanza per trasmissione.

Riccardo Magi ha sottolineato che questa riforma rappresenta una speranza e un messaggio positivo per il futuro dell’Italia, contrapponendosi alla retorica dei ‘fratelli d’Italia’.

Riccardo Magi su Facebook
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Dall’altro lato, Matteo Salvini della Lega si è espresso a favore della revoca della cittadinanza per gli stranieri che commettono reati gravi, respingendo l’idea di introdurre lo Ius scholae, proposta invece sostenuta da Forza Italia. Magi ha auspicato che coloro che si sono dichiarati favorevoli a una riforma della legge sulla cittadinanza sostengano il referendum in questione.