Scandali di pedofilia in Irlanda: il terrore e il silenzio della Chiesa
Indagine svela oltre 2.000 casi di abusi sessuali in istituti religiosi
I recenti scandali di pedofilia che hanno coinvolto diversi ordini religiosi in Irlanda hanno scosso profondamente il Paese. Un’indagine condotta dal ministero dell’Istruzione ha rivelato oltre 2.000 casi di abusi sessuali avvenuti principalmente tra gli anni ’60 e ’90 in istituti gestiti dalla Chiesa attraverso le sue congregazioni. Tra le istituzioni coinvolte vi è anche la prestigiosa Blackrock College di Dublino, frequentata da giocatori di rugby e imprenditori di spicco.
La ministra dell’Istruzione Norma Foley ha definito il livello di abusi “scioccante”, sottolineando che sono stati individuati 884 presunti abusatori, molti dei quali non sono più in vita. Le vittime hanno raccontato di essere state molestate, spogliate e drogate in un clima di terrore e silenzio. È emerso che per molti era impensabile che i vertici delle istituzioni religiose non fossero a conoscenza di quanto accadeva.
Le vittime degli abusi includono anche personaggi noti in Irlanda, come dimostra il caso delle 57 vittime identificate al Blackrock College. Alcuni sopravvissuti hanno raccontato di aver cercato rifugio nel lavoro per superare il trauma subito da bambini, sacrificando le relazioni personali.
Questo non è il primo scandalo che coinvolge la Chiesa cattolica in Irlanda. Tre anni fa, un’inchiesta aveva rivelato l’orrore degli istituti religiosi per madri sole, dove almeno 9.000 bambini, in gran parte neonati, erano morti a causa delle condizioni disumane in cui erano costretti a vivere.
