Notizie

Controversia sugli smartphone nelle scuole europee

Il licenziamento di un preside in Ungheria scatena proteste

Controversia sugli smartphone nelle scuole europee

La decisione di Csaba Mészáros, direttore della scuola superiore Madách Imre di Budapest, di non vietare l’uso degli smartphone agli studenti durante le ore di lezione, come previsto dalla legge, ha portato al suo licenziamento da parte del ministero dell’Istruzione ungherese. Questo episodio ha scatenato proteste da parte degli studenti, dell’opposizione e di alcuni sindacati nel paese.

In Ungheria, come in diversi Paesi europei, è stata introdotta una stretta sull’uso degli smartphone nelle scuole. La normativa prevede che gli studenti debbano consegnare il cellulare agli insegnanti all’arrivo a scuola e riprenderlo solo alla fine delle lezioni. Questa misura è stata criticata da alcuni operatori del settore, che ritengono che trasformi gli insegnanti in sorveglianti anziché integrare i dispositivi digitali nell’insegnamento.

Il Sindacato democratico degli insegnanti ha definito la legge “sconsiderata e incompleta”, sottolineando che impone un onere aggiuntivo agli istituti scolastici senza risolvere il problema.

Mészáros aveva motivato la sua scelta di non applicare il divieto pubblicando un comunicato sul sito web della scuola, spiegando di aver ottenuto un’approvazione informale dal ministero. Tuttavia, il suo licenziamento è stato comunicato il 28 agosto, con il ministero che ha sottolineato l’importanza del rispetto della legge da parte dei dirigenti scolastici.

Il personale della scuola Madách Imre ha espresso shock e disapprovazione per il licenziamento del preside, definendolo inaccettabile. Studenti ed ex studenti hanno organizzato un sit-in di solidarietà davanti al ministero dell’Istruzione per contestare la decisione del governo.

Il caso ungherese si inserisce in un contesto europeo in cui diversi Paesi, tra cui l’Italia, stanno adottando misure simili per limitare l’uso degli smartphone a scuola. Secondo un rapporto dell’Unesco, le scuole dovrebbero affrontare la questione dei cellulari durante le lezioni, ma senza imporre divieti assoluti, bensì regolamentando l’uso dei dispositivi a supporto dell’apprendimento.

In Francia, ad esempio, non esiste un divieto totale per le scuole superiori, ma sono gli istituti a decidere come gestire l’uso degli smartphone da parte degli studenti.

Links:

Staff
  • PublishedSeptember 5, 2024