Omicidio di Sharon Verzeni: Nuovi Dettagli Scioccanti Emergono durante l’Udienza
Il killer reo confesso rivela gli istanti agghiaccianti prima del delitto e un inquietante legame con altri omicidi.
A una settimana dalla confessione, Moussa Sangare ha rivelato davanti al giudice per le indagini preliminari nuovi dettagli sull’omicidio di Sharon Verzeni. Il killer reo confesso ha descritto in modo agghiacciante gli istanti prima del delitto. Ha raccontato di aver incrociato la ragazza, notando che non aveva la borsa ma indossava gli occhiali, jeans e cuffiette nelle orecchie. L’ha seguita da dietro, toccandola sulla spalla e pronunciando le parole “scusa per quello che sta per accadere”. Sharon, prima di morire, ha chiesto il motivo dell’aggressione, definendo Sangare un codardo e un bastardo.
Il 31enne ha poi raccontato che, dopo l’omicidio, è fuggito velocemente in bicicletta. Le telecamere lo hanno immortalato mentre sfrecciava contromano lungo via Castegnate, la strada di Terno d’Isola dove la vittima ha perso la vita. Sangare ha ammesso di aver avuto un raptus improvviso e di non riuscire a spiegare il motivo dell’aggressione, dichiarando di aver visto la vittima e di averla uccisa.
Nonostante l’apparente assenza di motivazioni plausibili, il giudice ha sottolineato che lo stato mentale di Sangare risulta integro, come confermato anche dai medici che lo hanno visitato nel reparto di psichiatria al momento dell’ingresso in carcere. Non sono emersi segni di patologie psichiatriche né di consumo di alcolici o droghe.
Un altro dettaglio inquietante è emerso durante le indagini: nella tasca di Moussa è stato trovato un foglietto con appunti riguardanti un omicidio commesso da un uomo di origini nigeriane a Venezia nel 2021. Sangare ha dichiarato di essere interessato a notizie di omicidi e di seguire casi in cui gli assassini utilizzano coltelli, aggiungendo un ulteriore elemento al quadro di un delitto che continua a destare sgomento e incredulità.