Sparatoria mortale in un liceo di Georgia: Quattro vittime e trenta feriti
Un ragazzo di 14 anni causa panico sparando casualmente a scuola
Quattro persone hanno perso la vita e circa trenta sono rimaste ferite a seguito di una sparatoria avvenuta in un liceo di Winder, in Georgia, negli Stati Uniti. Il responsabile dell’attacco alla Apalachee High School, un ragazzo di 14 anni e studente dell’istituto, ha sparato casualmente alle vittime, seminando panico tra i ragazzi prima delle dieci di mercoledì 4 settembre.
Le forze dell’ordine e i servizi d’emergenza sono stati chiamati intorno alle 10.23 e l’istituto, insieme a tutte le strutture scolastiche nelle vicinanze, è stato messo in lockdown. Le immagini trasmesse in diretta dalle tv americane mostravano una massiccia presenza di polizia e ambulanze, mentre gli studenti erano radunati sul campo da football.
Il presunto aggressore si è arreso alla polizia per evitare ulteriori conseguenze. È stato interrogato dalle autorità e, secondo la polizia locale, sta collaborando con le indagini. Le vittime della sparatoria includono due studenti e due insegnanti, mentre i feriti sono circa trenta.
Le immagini di studenti scortati dalla polizia e dalla guardia nazionale dopo la fine dell’emergenza sono state trasmesse da una tv locale della Georgia, Fox5 Atlanta. Questo momento documenta il rilascio dei ragazzi dopo l’attacco alla Apalachee High School.
La Apalachee High School è stata fondata nel 2000 e ospita circa 1.900 studenti, rendendola la seconda scuola superiore pubblica più grande della contea di Barrow. Il nome della scuola deriva dal fiume Apalachee, che a sua volta prende il nome dalla parola indiana che identifica anche i Monti Appalachi.
Il movente dell’attacco non è ancora chiaro. A meno di due settimane dall’inizio dell’anno scolastico, le sparatorie di questo genere negli Stati Uniti rimangono una piaga persistente e un tema centrale nella campagna elettorale in corso. Il presidente Joe Biden ha dichiarato che non si possono più tollerare queste tragedie e ha esortato il Congresso a intervenire, criticando i repubblicani per il blocco delle leggi. Anche la vicepresidente Kamala Harris ha sottolineato la necessità di fermare l’epidemia di violenza armata negli Stati Uniti, definendo l’ennesima sparatoria in una scuola in Georgia come un atto insensato.
L’anno scorso gli Stati Uniti hanno registrato il maggior numero di sparatorie di massa dal 2006. Nonostante i continui appelli del presidente per vietare almeno le armi da guerra come gli Ar-15, in un Paese con 390 milioni di armi da fuoco in circolazione, i divieti faticano a essere approvati.