Mondo

Successo della campagna antipolio a Gaza: sfide e speranze in un contesto di guerra

Vaccinazioni di massa, tregue umanitarie e negoziati per il cessate il fuoco

Successo della campagna antipolio a Gaza: sfide e speranze in un contesto di guerra

La vaccinazione di massa contro la poliomielite a Gaza prosegue con successo. Nella prima fase della campagna antipolio, oltre 187mila bambini sotto i dieci anni sono stati vaccinati dall’1 al 3 settembre, come comunicato dall’Unicef. L’obiettivo è raggiungere 640mila minori, un compito arduo in un contesto di guerra. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha recentemente siglato un accordo con Israele per garantire pause umanitarie e permettere agli operatori sanitari di somministrare i vaccini in sicurezza. Sia Israele che Hamas hanno rispettato gli accordi, che prevedono tregue di 8 ore al giorno dai combattimenti, come confermato dall’Unicef.

Un raro spiraglio di luce in quasi un anno di guerra è stato descritto da Philippe Lazzarini, direttore dell’Unrwa.Onu. Nel frattempo, l’Onu ha lanciato un nuovo allarme sull’escalation dell’offensiva israeliana in Cisgiordania. Tra il 25 agosto e il 2 settembre si è registrato il numero più alto di palestinesi uccisi in una sola settimana dal novembre 2024, con trenta vittime, tra cui sette bambini. L’Ocha ha esortato le forze israeliane a rispettare gli standard legali internazionali. Nella Striscia di Gaza, secondo il ministero della salute palestinese, sono state registrate 40 vittime in sole 24 ore, con un totale di 42 persone uccise e 107 ferite a causa degli attacchi israeliani.

Philippe Lazzarini sui progressi della campagna antipolio
Philippe Lazzarini sui progressi della campagna antipolio

Il ministero della salute ha ricordato che il numero complessivo di vittime dell’aggressione israeliana ha raggiunto quota 40.861, con 94.398 feriti. Prima della guerra, nella Striscia di Gaza non si registravano casi di poliomielite da almeno 25 anni. Tuttavia, a causa delle condizioni igienico-sanitarie precarie e dell’interruzione delle campagne vaccinali, il virus è riemerso. L’Unicef ha individuato il virus nelle fognature a luglio, confermando il primo caso il 23 agosto: un bambino di 10 mesi paralizzato a causa della malattia. Non esistono cure per la polio, solo vaccini e trattamenti sintomatici che possono mitigare parzialmente gli effetti della malattia.

Fonti statunitensi hanno riferito che è stato raggiunto il 90% dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Durante i colloqui in Qatar della scorsa settimana, Hamas avrebbe ridimensionato le richieste precedenti, chiedendo il rilascio di un maggior numero di detenuti palestinesi condannati all’ergastolo in cambio delle cinque soldatesse-osservatrici 20enni attualmente prigioniere a Gaza. Inizialmente, Israele avrebbe dovuto liberare 150 ergastolani, ma Hamas ha avanzato una richiesta con un numero superiore, secondo quanto riportato da Barak Ravid, giornalista di Walla e Axios.

Barak Ravid su X
Barak Ravid su X
Staff
  • PublishedSeptember 5, 2024