Politica

Giovanni Toti patteggia: il lungo sfogo e la decisione controversa

L'ex presidente della Liguria accetta il patteggiamento e critica la politica

Giovanni Toti patteggia: il lungo sfogo e la decisione controversa

Con la croce sulle spalle e il vuoto alle spalle, l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si è aperto in un lungo sfogo al Corriere della Sera. Ha espresso il suo disappunto per la mancanza di alleati durante la vicenda giudiziaria legata all’inchiesta sulla corruzione in Liguria. Su Facebook, ha condiviso ulteriori riflessioni, accompagnate da un selfie scattato di fronte allo specchio.

Toti ha optato per il patteggiamento: un accordo con la procura di Genova che prevede una pena di due anni e un mese, da scontare tramite 1.500 ore di lavori socialmente utili. Gli verranno confiscati 84.100 euro e sarà temporaneamente interdetto dai pubblici uffici. Questa decisione ha suscitato critiche da parte degli avversari politici.

Anche l’ex presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini ha patteggiato con la procura di Genova. Ha sottolineato che fare un accordo non significa necessariamente ammettere le proprie colpe, ma piuttosto trovare un compromesso. Toti ha paragonato la sua situazione a passare da essere “Al Capone” a “aver parcheggiato in divieto di sosta”. Ha accettato di svolgere 1.500 ore di volontariato come condanna per la “corruzione impropria”.

Toti ha comunicato la sua decisione di patteggiare al candidato presidente della Regione per il centrodestra, il sindaco di Genova Marco Bucci. Ha espresso delusione per la mancanza di sostegno durante questo periodo difficile. Ha anche criticato la politica ipocrita che ha applaudito leggi moraliste.

Sulla sua pagina Facebook, Toti ha ribadito che il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa. Ha sottolineato l’importanza degli investimenti delle imprese e ha criticato la politica ipocrita che giudica sulle apparenze anziché sui fatti.

Staff
  • PublishedSeptember 16, 2024