Osteopatia in Italia: Dibattito e Controversie
Il ruolo dell'osteopatia e le opinioni contrastanti nel panorama sanitario italiano
Il dibattito sull’osteopatia si riaccende in seguito alla puntata di venerdì su Rai1, durante la quale un osteopata ha eseguito una manovra sul collo del conduttore Massimiliano Ossini in diretta. Questo gesto ha suscitato preoccupazione, definito gravissimo e pericoloso da Andrea Vianello, un volto Rai che ha raccontato di aver subito un’ictus a causa di una simile manovra cinque anni fa.
Vianello, presidente dell’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (Alice), ha condiviso la sua esperienza nel libro ‘Ogni parola che sapevo’, descrivendo il lungo percorso terapeutico e riabilitativo che ha dovuto affrontare dopo l’ictus. Questo episodio solleva interrogativi sull’efficacia e la sicurezza delle pratiche osteopatiche.
Alberto Momoli, presidente della Siot (Società italiana ortopedia e traumatologia), ha sottolineato l’importanza di utilizzare l’osteopatia con cautela. Secondo Momoli, le manovre troppo aggressive possono avere scarso beneficio per i pazienti. L’ortopedico dovrebbe fare la diagnosi e prescrivere eventuali trattamenti, che l’osteopata dovrebbe seguire sotto la supervisione di un professionista medico.
Momoli ha evidenziato che pazienti con ernie del disco o problemi cervicali dovrebbero evitare certe manovre osteopatiche. Il presidente della Siot ha anche espresso il parere che sarebbe stato preferibile integrare l’osteopatia come specializzazione nel corso di laurea in Fisioterapia anziché istituire un corso di laurea separato.
Il corso di laurea in osteopatia è stato avviato quest’anno in seguito al decreto del ministro dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il ministro della Salute. Questo rappresenta un passo significativo dopo il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria autonoma in Italia nel 2018, completando il processo nel 2021.
Il Registro degli osteopati d’Italia (Roi), che rappresenta i professionisti del settore, ha accolto con entusiasmo l’avvio dei corsi di laurea, considerandolo il risultato di un impegno condiviso tra osteopati e pazienti. Attualmente in Italia ci sono circa 12.000 osteopati, ma rimane ancora da istituire l’Albo e definire le equipollenze secondo quanto previsto dalla legge.