Cronaca

Tragedia di Susanna Recchia: Omicidio-suicidio sul fiume Piave

La drammatica vicenda di Susanna e Mia a Miane, Treviso

Tragedia di Susanna Recchia: Omicidio-suicidio sul fiume Piave

La tragica vicenda di Susanna Recchia, la donna di 45 anni scomparsa da Miane (Treviso) insieme alla figlioletta Mia, ha avuto un epilogo drammatico. I corpi di madre e figlia sono stati ritrovati abbracciati su un isolotto del fiume Piave, confermando i timori di un omicidio-suicidio. La Procura di Treviso ha avviato le indagini su questo doloroso caso.

Susanna e Mia erano sparite venerdì, lasciando dietro di sé una lettera d’addio scritta dalla donna che annunciava il tragico gesto. Il compagno di Susanna, recatosi a casa per prendere la bambina, si era trovato di fronte a un appartamento vuoto. Le ricerche erano partite immediatamente, con il ritrovamento dell’auto della donna vicino al ponte di Vidor, ma senza traccia di madre e figlia. È stato solo successivamente che i corpi sono stati individuati.

Secondo gli inquirenti, Susanna avrebbe portato la piccola Mia sul greto del fiume Piave e si sarebbe lasciata scivolare in acqua con lei, finendo abbracciate su un isolotto a valle. L’intervento dei cani molecolari ha permesso di individuare il luogo della tragedia, una zona già segnata da un precedente suicidio avvenuto nel 2021.

La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio e si è riservata di valutare l’autopsia sui corpi per confermare le cause della morte di Susanna e Mia. Il procuratore Marco Martani ha evidenziato la presenza di una grave forma di depressione che potrebbe aver spinto la donna a compiere questo gesto estremo.

Susanna Recchia, igienista dentale, aveva vissuto momenti difficili, tra un incidente stradale che le aveva portato via la sua migliore amica e un matrimonio fallito da cui erano nati tre figli. Cinque anni fa aveva iniziato una nuova vita con il compagno e la nascita di Mia, ma le difficoltà personali e la salute precaria della bambina sembrano averla spinta verso il tragico epilogo.

Attilio Ceschin, collega di Susanna, ha ricordato la donna come una professionista appassionata e dedicata, che aveva sempre messo al primo posto il benessere dei suoi figli. Il gesto estremo di Susanna, seppur difficile da comprendere, potrebbe essere interpretato come un ultimo atto d’amore verso la figlia.

Le ricerche di Susanna Recchia
Le ricerche di Susanna Recchia
Staff
  • PublishedSeptember 16, 2024