Economia

UE e Cina: Dazi sulle Auto Elettriche e la Corsa alla Soluzione

L'Unione Europea e la Cina cercano un accordo sui dazi per le auto elettriche

UE e Cina: Dazi sulle Auto Elettriche e la Corsa alla Soluzione

L’Unione europea è aperta a trovare una soluzione negoziata con le autorità cinesi riguardo ai dazi sulle auto elettriche. Olof Gill, portavoce dell’esecutivo comunitario, ha sottolineato che tale soluzione deve essere in linea con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio e deve affrontare gli effetti negativi individuati dall’indagine sui sussidi pubblici del settore da parte di Pechino.

Il tempo stringe con i governi dei Paesi membri, che avranno l’ultima parola sul voto finale per l’introduzione dei dazi definitivi sulle auto elettriche importate dalla Cina il 25 settembre.

Per contrastare i consistenti sussidi concessi da Pechino al settore automobilistico, la Commissione UE ha imposto tariffe provvisorie fino al 36,3% a luglio nei confronti di aziende cinesi come Byd, Geely e Saic, ma anche a diverse aziende occidentali come Tesla e Volkswagen. Queste tariffe si aggiungono al dazio del 10% già applicato agli esportatori cinesi. La conferma dei dazi richiede ora un’approvazione da parte dei governi dell’UE.

Se il voto sarà favorevole, le misure saranno in vigore per cinque anni, con possibilità di rinnovo. Per bloccare le tariffe, sarà necessario un voto a maggioranza qualificata nel Consiglio UE, con il sostegno di almeno 15 Paesi rappresentanti il 65% della popolazione dell’UE. Francia, Italia e Spagna, che insieme rappresentano il 40% della popolazione europea, si sono espressi a favore.

Il vicepremier italiano Antonio Tajani ha confermato il sostegno dell’Italia alle misure proposte dalla Commissione UE per proteggere la competitività delle imprese nazionali. Tajani ha sottolineato l’importanza di lavorare per garantire parità di accesso ai mercati cinesi per i prodotti italiani.

Nell’incontro con il ministro del Commercio cinese Wang Wentao, il ministro italiano Adolfo Urso ha espresso la speranza che si possa trovare una soluzione negoziata a Bruxelles o presso l’OMC, sottolineando la necessità di evitare una guerra commerciale che non gioverebbe a nessuno.

La scorsa settimana, la Commissione ha respinto il compromesso proposto da alcuni costruttori cinesi di auto elettriche per compensare i benefici derivanti dai sussidi statali e evitare i dazi europei. Bruxelles ha ritenuto insufficiente la proposta del “price undertaking”, che consiste nell’impegno a aumentare il prezzo finale del prodotto per evitare dazi antidumping.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro del Commercio della Repubblica popolare cinese Wang Wentao a Palazzo Piacentini - foto governo
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro del Commercio della Repubblica popolare cinese Wang Wentao a Palazzo Piacentini – foto governo
Staff
  • PublishedSeptember 16, 2024