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Massimo Giletti: Tra giornalismo, mafia e speranze per il futuro

Il racconto dell'intervista a Maria Latella e i temi toccati dal giornalista

Massimo Giletti: Tra giornalismo, mafia e speranze per il futuro

Massimo Giletti è uno degli ospiti della puntata di Maria Latella in onda oggi, martedì 17 settembre, alle 23 su Rai 3. Il giornalista si appresta a raccontare la sua esperienza in un’intervista prima del ritorno in Rai con il programma “Lo stato delle cose”.

Parlando del suo nuovo progetto, Giletti ha sottolineato l’importanza di porsi obiettivi ambiziosi anche con il passare degli anni: “Ogni avventura deve avere un’asticella più alta. Trovo che ci siano spazi interessanti per raccontare il Paese attraverso i nomi più importanti della cultura italiana. Anche la ‘qultura’ con la q. A me piace chi va in controtendenza, come i salmoni.”

Durante il dialogo con Maria Latella, Giletti ha toccato il tema del suo passato professionale con La7, sottolineando il dolore per la fine di una collaborazione che aveva creato legami profondi: “Per me la sofferenza è stata vedere distruggere un gruppo di amici, di fratelli perché avevo creato dei gruppi di lavoro fortissimi.”

Il giornalista ha anche accennato al suo rapporto con Urbano Cairo, proprietario di La7, manifestando la speranza di un futuro incontro: “Con Cairo non ci siamo più sentiti ma il tempo aiuterà a incontrarsi. Magari in modo strano, occasionale. Io guardo al futuro e comunque mi piacerebbe fare una chiacchierata.”

Massimo Giletti vive sotto scorta a causa di minacce legate al boss mafioso Filippo Graviano. Durante l’intervista, ha affrontato il tema delle inchieste in corso e ha parlato dell’incontro con Baiardo, stretto collaboratore dei fratelli Graviano: “C’è stato l’incontro con Baiardo, l’uomo molto vicino ai fratelli Graviano, lo stesso che aveva annunciato l’arresto di Matteo Messina Denaro, due mesi e mezzo prima che accadesse. E non credo sia un veggente.”

Riguardo alle pressioni subite, Giletti ha dichiarato: “Noi siamo andati a toccare dei temi molto complessi perché quando parli di mafia e fai i numeri parlando di mafia, finisci col toccare dei poteri. Io credo che il problema vero fosse quello, il contenuto di ciò che noi stavamo facendo. Il contenuto, non il costo.”

Il giornalista ha anche menzionato il caso giudiziario ancora aperto e ha condiviso alcune intercettazioni significative, tra cui quella in cui Marcello Dell’Utri diceva che “Giletti deve essere chiuso”. Giletti ha commentato: “Quella è una verità, non di Giletti, una verità.”

Infine, Giletti ha riflettuto sulla sua vita sotto scorta e ha evidenziato la difficile situazione in cui si trova: “Ho una scorta, vivo in una situazione complessa che è peggiorata negli anni. Ma ho visto ragazzi, giovani giornalisti che per 20 euro ad articolo rischiano la vita. La domanda è perché in questo Paese chi fa inchiesta è sotto scorta? Non va bene.”

Staff
  • PublishedSeptember 17, 2024