Politica

Le manovre politiche di Forza Italia: defezioni, alleanze e sospetti

Analisi delle recenti scelte politiche nel panorama italiano

Le manovre politiche di Forza Italia: defezioni, alleanze e sospetti

A volte, pensare male degli altri porta a indovinare le reali intenzioni. È difficile non osservare con una certa sospettosità la recente defezione degli ex esponenti di Forza Italia dal partito di Carlo Calenda. Mariastella Gelmini, Giusy Versace e Mara Carfagna hanno annunciato la loro uscita da Azione nelle ultime ore, seguendo le orme di Enrico Costa, il quale ha recentemente fatto ritorno nel partito fondato da Silvio Berlusconi.

Costa, figura di spicco in Parlamento e teorico del garantismo politico, è noto per aver proposto emendamenti che hanno dato vita alla cosiddetta “legge bavaglio”, la quale impedisce la pubblicazione integrale delle ordinanze di custodia cautelare da parte dei media. Il suo ritorno nel centrodestra era prevedibile, data la convergenza dei partiti di maggioranza sui suoi testi, che spesso si scontrano con le indagini giudiziarie su politici dell’area.

Le motivazioni ufficiali addotte dalle tre parlamentari per abbandonare Azione sono variegate. In particolare, Carfagna e Gelmini, che in passato avevano lasciato Forza Italia causando dispiacere a Berlusconi, criticano le alleanze regionali del cosiddetto Campo Largo, le quali, a loro dire, avvicinano il partito al centrosinistra, allontanandolo dall’idea di un grande centro alternativo alle due principali coalizioni. Tuttavia, tale visione sembra poco fondata, considerando che il cosiddetto grande centro non ha ottenuto neanche il 4% necessario per superare la soglia di sbarramento alle ultime elezioni europee.

La reazione di Calenda alla defezione delle tre parlamentari è stata decisa, espressa attraverso una nota del partito in cui si sottolinea il rispetto per le scelte personali, ma si critica il passaggio dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura, considerato un tradimento nei confronti degli elettori.

È interessante notare che l’uscita di Mara Carfagna è stata annunciata prima dalla nota ufficiale del partito, suscitando la sua irritazione. Al momento, le tre parlamentari si uniranno al gruppo misto, in attesa di un possibile rientro nel centrodestra, che sembra essere un’ipotesi concreta.

Le recenti manovre parlamentari volte a rafforzare Forza Italia destano sospetti, soprattutto in relazione allo scontro tra la famiglia Berlusconi e il governo Meloni. Dopo un periodo di tensioni, la situazione sembra essere tornata alla normalità, con un’azione diplomatica condotta da Tajani. Tuttavia, dietro le quinte sembra esserci un’azione concertata degli eredi del Cavaliere per rilanciare il partito, come dimostrato dalla proposta di reintrodurre lo Ius Scholae, che ha creato tensioni con gli alleati di governo.

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Il post di Azione

La presenza di Marina Berlusconi e Gianni Letta in eventi politici di rilievo ha alimentato le speculazioni su una possibile strategia di rilancio di Forza Italia. La diffidenza di Meloni verso tali manovre è palpabile, considerando anche episodi passati che hanno minato la sua fiducia in certi ambienti politici.

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Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini (LaPresse)