Salute e Benessere

La straordinaria battaglia di Katie Thorington contro il cancro dall’infanzia all’età adulta

Una storia di coraggio, resilienza e speranza nel combattere i tumori infantili e le loro conseguenze

La straordinaria battaglia di Katie Thorington contro il cancro dall’infanzia all’età adulta

Katie Thorington, una donna di 45 anni originaria di Peterborough nel Regno Unito, ha combattuto contro il cancro per ben 43 anni, affrontando non uno, ma diversi tumori. La sua battaglia inizia a soli due anni, quando le viene diagnosticata la leucemia, il tumore del sangue più comune tra i bambini. Dopo sei anni, a otto anni, entra in remissione, ma a 13 anni le viene diagnosticata l’epilessia, causata dai trattamenti chemioterapici e radioterapici utilizzati per curare la leucemia, che hanno danneggiato il suo cervello. Ma la sua lotta non finisce qui. Circa vent’anni dopo, sviluppa un raro tumore nella mascella, anch’esso causato dalle terapie oncologiche a cui era stata sottoposta da bambina. Ora, all’età di 45 anni, i medici scoprono diversi tumori benigni nel suo cervello.

Il dottor David Jenkinson, responsabile del reparto di oncologia infantile presso LifeArc, un ente di beneficenza britannico per la ricerca medica, ha sottolineato che sebbene i tassi di sopravvivenza dei bambini affetti da cancro siano migliorati, spesso devono affrontare effetti collaterali derivanti dalle cure che possono avere un impatto duraturo sulla loro vita. Attualmente, la maggior parte dei trattamenti per i tumori infantili è stata sviluppata per gli adulti, evidenziando la necessità urgente di soluzioni più sicure ed efficaci per i bambini.

Il secondo tumore e i tumori al cervello hanno colpito Katie a seguito dei trattamenti contro la leucemia, che hanno avuto conseguenze significative sul suo organismo. Nonostante la sconfitta della leucemia grazie a una combinazione di radioterapia e chemioterapia quando aveva due anni, a otto anni le viene diagnosticato un secondo tumore, una rara neoplasia benigna nella mascella. Dopo un intervento chirurgico e una ricostruzione facciale, guarisce definitivamente.

Secondo i medici, l’esposizione alle radiazioni e ai farmaci chemioterapici utilizzati per trattare la leucemia ha causato cambiamenti cellulari che hanno portato allo sviluppo di questo secondo tumore. Oggi, a 45 anni, Katie scopre di avere tumori benigni nel cervello, conseguenza delle cure contro il cancro ricevute in giovane età.

Il cancro infantile, che colpisce i bambini sotto i 14 anni, è raro nel Regno Unito e in Italia, con numeri che si aggirano intorno ai 2.000 casi diagnosticati ogni anno nel Regno Unito e 1.400 casi stimati all’anno in Italia nella fascia d’età da 0 a 14 anni. Le leucemie e i tumori cerebrali come il neuroblastoma sono tra le patologie più comuni. Nonostante i tassi di sopravvivenza siano aumentati, il cancro infantile rimane la principale causa di morte correlata a malattie non trasmissibili nei bambini e negli adolescenti.

Per affrontare la carenza di farmaci oncologici pediatrici meno aggressivi, il Cancer Research UK ha lanciato l’iniziativa C-Further, con l’obiettivo di sviluppare nuove terapie specifiche per i bambini colpiti dal cancro. Questa iniziativa, in collaborazione con LifeArc, finanzia la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci per trattare il cancro infantile.

Katie è una sostenitrice del progetto C-Further, sperando che possa portare a risultati positivi per i bambini malati di cancro. L’approccio innovativo del consorzio C-Further offre speranza per una migliore sopravvivenza e minori effetti collaterali a lungo termine. Il dottor Iain Foulkes, direttore della ricerca e dell’innovazione del CRUK, ha sottolineato l’importanza di fornire farmaci specifici per i bambini affetti da cancro, riducendo gli effetti collaterali a lungo termine e offrendo loro una migliore qualità di vita.