Progetto Parco Eolico Phobos a Orvieto: Mobilitazione della Cultura contro il Gigantismo
Una forte opposizione al progetto eolico Phobos a Orvieto da parte di personalità della cultura e cittadini
Il progetto di parco eolico noto come Phobos, che sarebbe realizzato nel territorio di Orvieto, in provincia di Terni, ha scatenato una forte mobilitazione nel mondo della cultura. Salvatore Settis, Dacia Maraini, Christian Greco, Isabella Rossellini, Alice Rohrwacher, Paola Cortellesi, Tomaso Montanari sono solo alcune delle oltre cento firme di spicco che hanno sottoscritto un appello urgente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il progetto prevede la costruzione di 7 pale eoliche alte oltre 200 metri, più di quattro volte il Duomo di Orvieto. Nella lettera inviata al presidente, il progetto è stato definito “decisamente fuori scala e affetto da un pericoloso gigantismo”. Inoltre, è prevista la costruzione di una stazione elettrica nel comune di Castel Giorgio.
Le proteste contro l’impianto non sono nuove: da mesi cittadini e realtà del territorio si oppongono a quello che viene considerato un rischio irreversibile per il paesaggio. Nonostante i ricorsi presentati al Tar siano stati respinti, esponenti del mondo della cultura si sono mobilitati per difendere l’eredità storico-artistica del territorio.
Secondo quanto affermato nella petizione, la realizzazione delle pale sarebbe in conflitto con il Codice dei beni culturali e del paesaggio, violando le fasce di rispetto di almeno 3 chilometri previste tra questo tipo di impianti e i beni culturali protetti. Se il progetto andrà avanti, si creerà un danno irreparabile in un territorio ricco di storia e natura, aprendo la strada a future violazioni dell’eredità storico-paesaggistica.
Il sostegno del mondo della cultura evidenzia come il tema vada oltre i confini locali, toccando un dibattito di rilevanza nazionale e internazionale. Si tratta della necessità di trovare un equilibrio tra l’innovazione per soluzioni energetiche pulite e la tutela del patrimonio storico e ambientale-paesaggistico, promuovendo una concezione di sostenibilità che consideri diversi aspetti.
Le criticità dell’impianto Phobos, della società Rwe Renewables Italia, erano già state evidenziate nel 2022 da numerose associazioni ambientaliste. Il dossier presentato ai sindaci dei 30 Comuni coinvolti e ai ministeri dell’Ambiente e della Cultura mette in luce il mancato rispetto delle norme vigenti, con beni culturali e paesaggistici tutelati dalla legge che si trovano a meno di 7 chilometri dagli aerogeneratori.
La questione della produzione e del consumo dell’energia non può essere considerata isolata dai contesti territoriali, ma come parte integrante delle relazioni che legano una comunità alla cura del proprio ambiente e alla produzione culturale e storica del paesaggio.
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