Sopravvissuto alla strage familiare: il coraggio di un ragazzo di 14 anni
Un dramma familiare sconvolge una comunità: il racconto del sopravvissuto
Il 14enne sopravvissuto alla strage della sua famiglia si è aggrappato alla giacca dei soccorritori mentre urlavano tutti a casa. È stato lui ad aprire la porta ai carabinieri e alla polizia, dopo aver evitato le pallottole sparate dal padre, l’operaio 50enne Roberto Gleboni, alla moglie, la 43enne Maria Giuseppina Massetti, alla figlia 25enne Martina, al figlio piccolo Francesco di 10 anni e al vicino Paolo Sanna di 69 anni, prima di suicidarsi. L’unico sopravvissuto insieme alla nonna 84enne, Maria Esterina Riccardi, è il nipote 14enne.
Il ragazzo, ferito di striscio dai colpi di arma da fuoco del padre, è stato preso in cura dai chirurghi di Otorinolaringoiatria che gli hanno rimosso alcune schegge dalla mandibola. Gli inquirenti potranno interrogarlo solo in modalità protetta, con il supporto di un tutore e di uno psicologo infantile. Le sue prime parole ai soccorritori potrebbero suggerire una lite prima della tragedia.
Non c’erano segni di una crisi di coppia o denunce precedenti in famiglia. Gli investigatori stanno analizzando i telefoni e i computer delle vittime e dell’omicida, oltre a indagare sulla situazione finanziaria della coppia per capire se ci siano motivazioni economiche dietro il gesto folle.
La madre dell’omicida, Maria Riccardi, e il figlio 14enne, entrambi ricoverati al San Francesco di Nuoro, potranno fornire spiegazioni una volta ripresi. Mentre la prognosi della madre è riservata, il figlio ha riportato solo ferite lievi. Gli organi del vicino Paolo Sanna, ucciso dal padre del ragazzo, sono stati donati dopo che è stato dichiarato clinicamente morto.
Il primario del reparto, Peppino Paffi, commosso, ha raccontato l’atto di generosità di Paolo Sanna, ex dipendente della Asl, che ha donato gli organi. “Conoscevo Paolo e non è stato facile, da un punto di vista emotivo, mantenere la lucidità e la ‘freddezza’ necessarie ad accompagnarlo in questo suo ultimo slancio di grande generosità”, ha dichiarato il primario.