Misteriosa scomparsa sul veliero Bright: nuovi dettagli emergono
Fatture, profili social e testimoni: la vicenda di Aldo Revello e Antonio Voinea si infittisce
Nella vicenda di Aldo Revello e Antonio Voinea, skipper e marinaio scomparsi il 2 maggio 2018 a bordo del veliero Bright, sono emersi nuovi dettagli. I due giovani erano di ritorno da una traversata transoceanica sul veliero di proprietà di Revello, il quale non è mai stato ritrovato. Le ipotesi finora considerate, come quella di uno speronamento da parte di una nave cargo, non hanno convinto appieno, anche perché le ricerche non hanno portato a risultati concreti.
Secondo quanto riportato da PadovaOggi, la gip del tribunale di Roma, Daniela Caramico D’Auria, ha ritenuto importanti i nuovi elementi emersi sulla misteriosa scomparsa, respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Silvia Sereni. Tra questi, è emersa una fattura del 2020 per il noleggio di un’auto intestata a Voinea e registrata a Lisbona, scoperta grazie alle indagini condotte da un’agenzia d’investigazione privata su incarico della famiglia di Revello.
Inoltre, sembra che siano stati effettuati accessi ai profili social di Voinea in questi anni, dettagli che richiederanno ulteriori approfondimenti da parte della procura. Si è anche appreso che c’era un terzo italiano residente nei Caraibi che si trovava in barca con Revello e Voinea poco prima della loro scomparsa, ma che non sarebbe mai stato interrogato.
Le famiglie delle due vittime da tempo chiedono di fare luce sulla vicenda: mentre i genitori di Revello hanno richiesto il riconoscimento della morte presunta, i familiari di Voinea insistono affinché le indagini proseguano.