Scandalo Chiesa Belgica: Il Brano del Prete Abusatore nella Messa del Papa
Delicatezza e Imbarazzo durante la Visita Pontificia
Un canto di Chiesa scritto da un prete autore di violenze sessuali è stato inserito nella messa del Papa durante il suo viaggio in Belgio e Lussemburgo, riservando non poche sorprese e motivi di imbarazzo al pontefice. Il brano, scritto da un prete molto noto nelle Fiandre e deceduto di recente, è stato eliminato all’ultimo secondo dal programma ufficiale, mettendo in luce la delicata situazione della Chiesa belga, da troppo tempo coinvolta in scandali legati ad abusi sessuali coperti dai vertici ecclesiali.
La canzone non sarà cantata in segno di rispetto verso le vittime, ha informato il portavoce della Conferenza episcopale, ma il vaso di Pandora della Chiesa cattolica belga e non solo sembra essere più profondo che mai, con le insidie che accompagnano la visita del Papa in Belgio.
Dopo la visita in Lussemburgo, Papa Bergoglio è arrivato a Bruxelles il 27 settembre. Durante il suo soggiorno, sarà impegnato in eventi accademici, istituzionali e di natura ecclesiale. L’evento clou ufficiale sarà la messa da celebrare domenica 29 settembre nello stadio Re Baldovino della capitale europea. Tuttavia, il momento chiave ufficioso sarà l’incontro, mantenuto segreto, con una quindicina di vittime degli abusi del clero, scandali che hanno scosso la popolazione belga dagli anni duemila.
Il prete e compositore del brano originariamente previsto nel programma della messa del Papa è Paul Schollaert, deceduto di recente. Schollaert, personalità molto nota nelle Fiandre, è stato riconosciuto come l’autore di abusi sessuali e ha testimoniato davanti alla Commissione Halsberghe sul tema degli abusi sessuali nella Chiesa.
Secondo il vescovo di Hasselt, monsignor Patrick Hoogmartens, il caso si era chiuso nel 2002 con un accordo tra le parti coinvolte, che prevedeva discrezione. Tuttavia, il vescovo ha deciso di non partecipare pubblicamente alle celebrazioni della visita del Papa dopo che su internet era stato diffuso un necrologio in cui elogiava l’autore della violenza sessuale.
Dopo che l’organizzazione della visita pontificia ha eliminato il brano, che era già stato stampato sul libretto della messa, è intervenuto l’arcivescovo Luc Terlinden a Radio 1 dell’emittente fiamminga VRT. Terlinden ha dichiarato che il controllo sugli autori dei canti sarà un tema da esaminare attentamente dopo la visita del Papa, sottolineando la necessità di collaborare con avvocati e psicologi e di monitorare gli autori, come raccomandato dalla commissione Dutroux quasi 30 anni fa.
Il tema delle violenze sessuali da parte del clero belga è stato al centro anche dell’incontro tra Bergoglio, il re Filippo e il primo ministro Alexander De Croo. Il sovrano belga ha elogiato le azioni concrete intraprese dal Papa per contrastare la violenza, mentre De Croo ha chiesto misure concrete da parte della Chiesa per riconquistare la fiducia compromessa, sottolineando l’importanza di ascoltare le vittime, riconoscere le atrocità e fare giustizia.