Cronaca

Strage familiare a Nuoro: il racconto del sopravvissuto

Un adolescente finge di essere morto per sfuggire alla furia omicida del padre

Strage familiare a Nuoro: il racconto del sopravvissuto

Era ferito in volto e sotto choc quando ha accompagnato i Carabinieri nelle camere dove sono stati rinvenuti i cadaveri della madre, della sorella e il fratello minore, agonizzante. Il 14enne, unico sopravvissuto della strage familiare di Nuoro, ha raccontato ai militari di essersi salvato fingendo di essere morto anche lui per sfuggire alla furia omicida del padre. Un proiettile lo ha colpito al volto, ma fortunatamente in modo non grave, tanto che l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto è stato necessario solo per rimuovere alcune schegge dalla mandibola.

Anche il fratello di Gleboni, Antonio, è scampato alla strage. La mattina del 25 settembre era uscito presto dalla casa in cui poi il padre ha tentato di uccidere anche la madre. “Avrebbe ucciso anche me”, avrebbe detto l’uomo. Secondo la ricostruzione, Roberto Gleboni, al ritorno dal lavoro alle 6:30 del mattino, ha litigato con la moglie per poi impugnare una pistola calibro 7.65 che usava al poligono. Gli spari, in rapida successione, hanno colpito Giusi Massetti, 43 anni, la figlia 26enne Martina, il figlio Francesco di 10 anni e il vicino di casa 69enne Paolo Sanna, incontrato per caso sul pianerottolo. Con la stessa arma, l’operaio cinquantenne si è ucciso dopo aver sparato alla madre, l’84enne Maria Esterina Riccardi, da cui si era rifugiato. L’anziana donna, attualmente in terapia intensiva, potrà forse far luce sul movente dell’omicida.

Gli inquirenti sono al momento alla ricerca di un motivo che possa aver spinto l’uomo a compiere la strage. Non sono stati trovati biglietti o altre prove nella casa di Nuoro che possano dare una spiegazione all’accaduto. La famiglia aveva venduto la casa in centro, ereditata dalla moglie dell’assassino, e si era trasferita in affitto in periferia. I rapporti con la famiglia della donna si erano interrotti da anni. Secondo i conoscenti, Gleboni aveva problemi nel condominio e reazioni sproporzionate per questioni banali, oltre a comportamenti strani.

Per la giornata di sabato 28 settembre è stata organizzata una fiaccolata alle 19 per commemorare le vittime. I funerali non sono ancora stati fissati, in attesa del nulla osta della procura dopo le autopsie.

Staff
  • PublishedSeptember 27, 2024