Il caso María Soledad: la verità svelata
La tragica storia del primo femminicidio in Argentina
Un docufilm true crime intitolato “Il caso María Soledad: spezzare il silenzio” sta per debuttare su Netflix, raccontando la tragica vicenda che è considerata il primo femminicidio della storia dell’Argentina. La storia si ispira al drammatico destino di María Soledad Morales, una giovane studentessa argentina di soli diciassette anni, uccisa e abusata sessualmente.
María Soledad Morales, nata nel 1972 a Valle Viejo in Argentina, fu vittima di un terribile crimine l’8 settembre del 1990 nella capitale Catamarca. La ragazza, frequentante il quinto anno di scuola secondaria, partecipò a una festa presso la discoteca Le Feu Rouge, organizzata per raccogliere fondi per il viaggio di diploma della sua classe. Autorizzata dai genitori a restare a dormire da un’amica, María non fece più ritorno a casa.
Verso le 3 di notte, Luis Tula, fidanzato di una ragazza più grande di María, la prese dalla discoteca e la condusse in un altro locale chiamato Clivus, dove la giovane fu introdotta ad altri individui, tra cui Guillermo Luque, figli di funzionari politici e di polizia della provincia. Testimonianze dei dipendenti della discoteca riferirono che María lasciò il locale in condizioni non lucide, accompagnata da diversi uomini che la fecero salire su un’auto. Da quel momento, non fu più vista viva.
Otto anni dopo, nel 1998, Luis Tula fu condannato a nove anni di carcere per il suo coinvolgimento nello stupro e nell’omicidio, mentre Guillermo Luque ricevette una condanna a 21 anni di reclusione come autore del crimine. L’omicidio di María Soledad scatenò una crisi politica di portata nazionale, che vide persino l’intervento del presidente argentino Carlos Menem.
“Il caso María Soledad: spezzare il silenzio” sarà disponibile su Netflix a partire dal 10 ottobre 2024, offrendo al pubblico la possibilità di approfondire una delle vicende più scioccanti e significative della storia argentina.