Il mistero della Curva Sud Milano: il joker e il rapper Emis Killa
Un'indagine sulle associazioni a delinquere nel mondo degli ultras
Il diciassette agosto 2024, durante la prima giornata di campionato, alle ore 20.46, un tratto della scritta “Curva sud Milano” viene parzialmente coperto da uno striscione bianco. Quattro parole, diciassette lettere: “Il joker ride sempre”. Sopra di esso, sventola fieramente una bandiera che nel corso degli anni è diventata il simbolo dei “Banditi”. Questo messaggio, esposto mentre Milan e Torino iniziano la partita, è indirizzato a qualcuno in particolare, e non a caso. Il “joker” è Luca Lucci, conosciuto anche come “toro” o “bestia”, il capo del secondo anello blu, 42 anni. Quella sera, Lucci non si trova al suo solito posto al centro della curva, poiché non può esserci, ma è presente allo stadio, beneficiando del progetto di riabilitazione del tribunale di sorveglianza di Brescia che gli consente l’accesso al Meazza nonostante i precedenti guai giudiziari.
Al termine della partita, il 42enne capo della Sud fa ritorno a casa e viene omaggiato con tutti gli onori dagli ultras. Tuttavia, dove si trova Lucci? La risposta si trova nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 18 ultras, sia milanisti che interisti, accusati di aver costituito due associazioni a delinquere – con l’aggravante mafiosa per quella nerazzurra – al fine di monopolizzare gli interessi e gli affari legati al calcio e allo stadio.
Il “joker” è seduto in uno sky box, nei posti vip delle tribune rosse, in compagnia di Emiliano Rudolf Giambelli, noto rapper conosciuto come Emis Killa. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile, coordinata dalla Dda, i due sono arrivati insieme a bordo di un suv Alfa Romeo, che ha fatto ingresso diretto nel garage sotterraneo del Meazza. Successivamente, si sono accomodati insieme al primo anello, per poi lasciare lo stadio verso le 21.40.
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