La liberazione di Fawzia Amin Sido: dalla schiavitù dell’Isis alla salvezza in Giordania
La storia di una giovane yazida rapita e tenuta prigioniera a Gaza
L’esercito israeliano ha annunciato di aver liberato a Gaza una giovane donna yazida di poco più di 20 anni di nome Fawzia Amin Sido, rapita nel 2014 in Iraq dall’Isis. Gli yazidi sono una popolazione di etnia curda diffusa tra Iraq, Siria, Iran, Turchia e Georgia. Nel 2014, durante l’invasione del Nord dell’Iraq da parte dello Stato Islamico, molti yazidi furono uccisi e molte donne furono ridotte in schiavitù e violentate. Tra di loro c’era Fawzia, deportata nella striscia di Gaza e tenuta prigioniera da un miliziano di Hamas.
Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Kan, l’uomo che la teneva in ostaggio sarebbe morto durante un’operazione antiterrorismo condotta da Israele a Gaza, consentendo alla ragazza di mettersi in salvo. Fonti israeliane hanno rivelato che Fawzia è stata portata fuori dalla Striscia grazie a uno sforzo congiunto che ha coinvolto anche la Giordania attraverso il valico di Kerem Shalom. Dopo essere giunta in Giordania, la donna è stata trasferita nella sua casa nel Nord dell’Iraq, dove ha finalmente potuto riabbracciare la madre dopo anni di prigionia.
Per lungo tempo, Fawzia è stata tenuta prigioniera da un miliziano di Hamas, ma ora è stata riunita con la sua famiglia. Il capo della divisione diplomatica del ministero degli Esteri israeliano, David Saranga, ha confermato che la donna è stata salvata dall’IDF, le forze israeliane presenti nella Striscia di Gaza. Il ministero degli Esteri iracheno ha dichiarato che il rilascio di Fawzia è stato possibile grazie agli sforzi congiunti con le ambasciate statunitensi a Baghdad e Amman, insieme alle autorità giordane.
Nel corso degli anni, i miliziani dell’Isis hanno venduto migliaia di ragazze e donne yazide e ucciso molti uomini. Secondo le Nazioni Unite, circa 5.000 yazidi sono stati assassinati e più di diecimila sono stati vittime della tratta di esseri umani.
